Storia e significato della bandiera greca.
Nel 1822, appena un anno dopo la dichiarazione di indipendenza e l'inizio della lotta dei Greci, si svolge la prima Assemblea Nazionale a Epidauro. La "Costituzione Temporanea della Grecia" che è emersa da questo incontro è stata essenzialmente la prima costituzione greca. Ai punti RD 'e D' si trova la prima decisione sulla forma della bandiera greca. Il regime ne stabilisce i colori blu e bianco e incarica l' Organo Esecutivo di determinare la sua forma. La bandiera nazionale della Grecia è composta da nove strisce orizzontali e parallele, di uguale larghezza, di colore bianco e azzurro che si alternano . In un quadrato azzurro nella sua parte superiore sinistra, vicina all'asta, vi è poi una croce bianca. Le nove strisce corrispondono al numero delle lettere che compongono la parola "libertà", oppure alle sillabi del famoso moto storico "Libertà o Morte", in vigore durante la guerra contro il dominio turco. La croce simboleggia la religione ufficiale del paese, quella cristiana ortodossa. La scelta dei colori è fatta a simboleggiare il blu del Mar Egeo e le onde bianche.
*Fonti: Gazzetta ufficiale della Repubblica Greca e Wikipedia Greca
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*Fonti: Gazzetta ufficiale della Repubblica Greca e Wikipedia Greca
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L' Inno Nazionale Greco.
L' "Inno alla Libertà", poema composto da 158 versi a quattro righe , di cui solo i primi 24 versi sono stati canonizzati come inno nazionale nel 1865. Di questi solo i primi due vengono suonati e cantati , e da sempre accompagnano l'issa e ammaina bandiera nelle cerimonie ufficiali e occasioni speciali. Viene anche usato come inno nazionale della Repubblica Cipriota.Il poema è stato composto da Dionysios Solomos nel maggio del 1823 a Zante e il 1828 la è stato musicato dal corfiota Nicola Mantzaro. Quando re Giorgio visitò Corfù nel 1865 è sentì la versione per orchestra di fiati suonata dalla banda della Società Filarmonica di Corfu è stato piacevolmente colpito. Da allora viene considerato come l'inno nazionale della Grecia. Il colonnello Kastellis Margaritis, ex direttore della Corpo Musicale, è l'autore del suo adattamento musicale per banda dell'Inno nazionale , così come viene suonato dalle varie bande militari fino ad oggi
Testo originale: Testo tradotto: Traduzione poetica (Wikipedia):
Σε γνωρίζω από την κόψη, Ti riconosco dal taglio Di quel brando io ti ravviso
του σπαθιού την τρομερή, terribile della spada, al ferir tremendo in guerra,
Σε γνωρίζω από την όψη, ti riconosco dall'espressione ed al guardo che la terra
που με βια μετράει τη γη. che contempla la terra con vigore. misurar sa in un balen:
Απ' τα κόκκαλα βγαλμένη Risollevatati dalle ossa Dalle sacre ossa degli avi
των Ελλήνων τα ιερά, sacre dei Greci, qual già un tempo e forte e ardita
Και σαν πρώτα ανδρειωμένη, e valorosa come prima, or risorta a nuova vita,
χαίρε, ω χαίρε Ελευθεριά! ave, o ave, Libertà! salve, salve o Libertà!
Per ascoltare l' Inno Nazionale Greco basta cliccare sulla bandiera greca quì sotto:
Testo originale: Testo tradotto: Traduzione poetica (Wikipedia):
Σε γνωρίζω από την κόψη, Ti riconosco dal taglio Di quel brando io ti ravviso
του σπαθιού την τρομερή, terribile della spada, al ferir tremendo in guerra,
Σε γνωρίζω από την όψη, ti riconosco dall'espressione ed al guardo che la terra
που με βια μετράει τη γη. che contempla la terra con vigore. misurar sa in un balen:
Απ' τα κόκκαλα βγαλμένη Risollevatati dalle ossa Dalle sacre ossa degli avi
των Ελλήνων τα ιερά, sacre dei Greci, qual già un tempo e forte e ardita
Και σαν πρώτα ανδρειωμένη, e valorosa come prima, or risorta a nuova vita,
χαίρε, ω χαίρε Ελευθεριά! ave, o ave, Libertà! salve, salve o Libertà!
Per ascoltare l' Inno Nazionale Greco basta cliccare sulla bandiera greca quì sotto:
Cosa serve sapere chi va in vacanza in Grecia
Documenti: vanno bene sia la carta d'identità (valida per l'espatrio) che il passaporto.
Moneta in uso: la Grecia fa parte della UE per cui la valuta è costituita dall'euro.
Corrente elettrica: 220 V come da standard europeo. Potrebbe a volte servire un semplice adattatore di presa che si può facilmente trovare direttamente nel posto di vacanza.
Lingua: quella ufficiale è il greco moderno, ma l'inglese, il tedesco, l'italiano e il francese sono lingue molto difuse. I Greci conoscono almeno una seconda lingua molto bene e molti di loro hanno conseguito la laurea all'estero. In caso di necessità sappiate che 8 su dieci farmacisti greci hanno studiato in Italia perciò rivolgetevi tranquillamente a loro.
Fuso orario: in Grecia si va 1 ora avanti rispetto all'Italia (anche con l'ora legale).
Europa Unita: la Grecia è entrata a far parte dell'Unione Europea dal 1981, mentre ha aderito al Trattato di Schengen il 1° Gennaio 2000.
Documenti validi per l'ingresso in Grecia: Carta d'identità o Passaporto entrambi in corso di validità (la patente di guida non sostituisce C.I e/o Passaporto ma se richiesta va presentata insieme a questi). Non è richiesto alcun visto per i cittadini europei. Il soggiorno per turismo ha una durata di 3 mesi per la cui estensione è necessario rivolgersi all' Ufficio Stranieri della Polizia di Stato Ellenica o alla Stazione di Polizia del luogo scelto per la residenza.
Documenti per Auto & Moto: sono validi la Patente di Guida italiana e/o UE cat. B ed il Libretto di Circolazione (o Foglio Sostitutivo del PRA). La carta verde (che permette di essere assicurati all'estero per RCA) non è necessaria nei paesi dell'UE.
Assistenza Sanitaria: i cittadini europei che soggiornano temporaneamente in Grecia per studio/lavoro/turismo hanno diritto a ricevere le prestazioni sanitarie "medicalmente necessarie" presso le locali strutture pubbliche. Per ottenere l'assistenza è necessaria la Tessera di Assicurazione Malattia (T.E.A.M.) che permette di usufruire delle prestazioni sanitarie non solo d'urgenza coperte in precedenza dal modello E111.
Telefonia Fissa: per chiamate dall'Italia verso la Grecia a fissi ellenici comporre 0030 + prefisso locale + numero utente, verso cellulari ellenici 0030+ numero utente, dall'Italia verso cellulari italiani in Grecia comporre il numero senza prefisso internazionale (es. 340-123-321-123 ecc).
Per chiamate dalla Grecia verso l'Italia: da cellulari italiani verso fissi italiani 0039 + prefisso locale + numero utente, verso cellulari italiani 0039 + numero utente.
Telefonia mobile & apparati ricetrasmittenti: in Grecia la rete GSM è diffusa ovunque. I principali gestori di rete sono 4: Cosmote, Tim, Vodaphone, Q-Telecom. Carte ricaricabili con numero telefonico ellenico possono essere acquistate in loco. Chiedere al proprio gestore italiano le informazioni sul roaming (se si usano schede italiane).
Per quanto riguarda invece l'uso di apparati ricetrasmittenti è permesso secondo le normative vigenti. Se le autorità locali dovessero richiederla deve essere esibita la dennuncia di possesso rilasciata dalla Questura italiana di appartenenza.
Soccorso Stradale in Grecia: l'ELPA (Automobile Club Ellenico, Tel: 10400, indirizzo web:www.elpa.gr) interviene su tutta la rete stradale con carri attrezzi di colore giallo e scritte blu. Hanno diritto ad alcuni servizi in caso di danno meccanico o incidente gli abbonati ACI in possesso del Libretto di Assistenza Automobilistica Internazionale. Oltre all'Elpa, altre società che operano sul territorio greco sono: Interamerican Service (tel: 1168), Express Service (tel: 1154) ed Hellas Service (tel: 1057).
Norme vigenti sul trasporto degli animali da compagnia: è necessario il passaporto per animali da compagnia (cani e gatti) che deve essere in corso di validità e riportare tutte le vaccinazioni fatte (antirabbica compresa). Per gli altri animali serve avere un certificato di visita sanitaria ed immunità da malattie infettive rilasciato dal vostro veterinario.
Nei luoghi pubblici gli animali devono essere sempre accompagnati e tenuti dal proprietario che ne risponde personalmente in caso di danni su persone, altri animali o cose. In gran parte delle strutture turistiche greche gli animali sono comunque accettati. Sui mezzi pubblici (bus) il loro trasporto è permesso con la specifica gabbia, mentre sui treni (esclusi IC) sono accettati in compartimenti separati.
Treni: l 'Ente Ferrovie Elleniche è l' O.S.E. (www.ose.gr).
Le Stazioni ferroviarie di Atene sono la "Peloponissu" e "la Larissis", mentre la Ferrovia Suburbana OSE, detta "Proastiakos" (www.proastiakos.gr), effettua il collegamento Atene Stazione OSE Larissis - Aeroporto.
Aeroporto Internazionale di Atene: detto anche "Eleftherios Venizelos", è situato a Spata, 30 Km dal centro di Atene con il quale è direttamente collegato con mezzi pubblici (metro, treno suburbano, navetta X), come anche con la Stazione ferroviaria Larissis, le Stazioni bus interurbani KTEL, il Porto di Pireo e di Rafina e la città di Corinto. Per maggiori informazioni telefonare al +302103530000 oppure visitare il sito www.aia.gr
Numeri di telefono utili:
Ambulanza: 166 VVF: 199
Capitaneria di porto Pireo: 2104226001 Capitaneria di porto di Salonicco: 2310531504
>> >> Rafina: 2294022300 Polizia Turistica: 171
Ospedali/Farmacie di turno: 1434 Pronto Intervento Narcotici: 109
Pronto Intervento Sangue: 2107793777 Emergenza Cittadini UE: 112
SOS Medici: 1016 Guardia Medica: 197
Guardia Forestale: 191 Guardia Costiera: 108
Polizia Pronto Intervento: 100 Segnalazione Animali Feriti: 171
Notizie di carattere generale:
La Grecia, ufficialmente riconosciuta come Repubblica Ellenica, è dal 1974 una Reppublica Democratica Parlamentare e costituisce il paese più a sud dell'Europa. Il Parlamento Ellenico, detto "Voulì", è formato da 300 membri. Capo del Governo è il Primo Ministro e la sessione parlamentare dura 4 anni. Il Capo dello Stato è il Presidente con limitati poteri politici, che viene eletto dal Parlamento. La sua carica ha una durata di 5 anni e non può candidarsi per più di due volte.
La Grecia è divisa in 13 regioni amministrative, dette "Periferies", di cui 9 sulla terraferma e 4 insulari, che a loro volta si suddividono in 51 dipartimenti, detti "Nomoì", ognuno di loro con il proprio Prefetto (in greco "Nomarchis") AGHION OROS costituisce un dipartimento territoriale autogovernato.
I dipartimenti vengono a loro volta suddivisi in 900 comuni ("Dìmoi") e 133 Comunità (dette "Kinòtites").
La Grecia inoltre fa parte della NATO dal 1951 e nelle forze armate elleniche c'è una forte presenza femminile.
La Legge Ellenica si basa sul Diritto Romano. Le Corti Giuridiche più alte sono:
Areios Pagos (Corte Suprema) che si occupa di casi sia civili che criminali;
Symvoulion Epikrateias (Consiglio di Stato), che stabilisce la legalità costituzionale delle leggi e delle attività dello Stato.
La Chiesa Greco-Ortodossa è presieduta dal Synodo di vescovi metropoliti con a capo l'Arcivescovo di Atene. Fa eccezione la chiesa di Creta, autocefala, che appartiene direttamente all' Arcivescovato di Costantinopoli.
Moneta in uso: la Grecia fa parte della UE per cui la valuta è costituita dall'euro.
Corrente elettrica: 220 V come da standard europeo. Potrebbe a volte servire un semplice adattatore di presa che si può facilmente trovare direttamente nel posto di vacanza.
Lingua: quella ufficiale è il greco moderno, ma l'inglese, il tedesco, l'italiano e il francese sono lingue molto difuse. I Greci conoscono almeno una seconda lingua molto bene e molti di loro hanno conseguito la laurea all'estero. In caso di necessità sappiate che 8 su dieci farmacisti greci hanno studiato in Italia perciò rivolgetevi tranquillamente a loro.
Fuso orario: in Grecia si va 1 ora avanti rispetto all'Italia (anche con l'ora legale).
Europa Unita: la Grecia è entrata a far parte dell'Unione Europea dal 1981, mentre ha aderito al Trattato di Schengen il 1° Gennaio 2000.
Documenti validi per l'ingresso in Grecia: Carta d'identità o Passaporto entrambi in corso di validità (la patente di guida non sostituisce C.I e/o Passaporto ma se richiesta va presentata insieme a questi). Non è richiesto alcun visto per i cittadini europei. Il soggiorno per turismo ha una durata di 3 mesi per la cui estensione è necessario rivolgersi all' Ufficio Stranieri della Polizia di Stato Ellenica o alla Stazione di Polizia del luogo scelto per la residenza.
Documenti per Auto & Moto: sono validi la Patente di Guida italiana e/o UE cat. B ed il Libretto di Circolazione (o Foglio Sostitutivo del PRA). La carta verde (che permette di essere assicurati all'estero per RCA) non è necessaria nei paesi dell'UE.
Assistenza Sanitaria: i cittadini europei che soggiornano temporaneamente in Grecia per studio/lavoro/turismo hanno diritto a ricevere le prestazioni sanitarie "medicalmente necessarie" presso le locali strutture pubbliche. Per ottenere l'assistenza è necessaria la Tessera di Assicurazione Malattia (T.E.A.M.) che permette di usufruire delle prestazioni sanitarie non solo d'urgenza coperte in precedenza dal modello E111.
Telefonia Fissa: per chiamate dall'Italia verso la Grecia a fissi ellenici comporre 0030 + prefisso locale + numero utente, verso cellulari ellenici 0030+ numero utente, dall'Italia verso cellulari italiani in Grecia comporre il numero senza prefisso internazionale (es. 340-123-321-123 ecc).
Per chiamate dalla Grecia verso l'Italia: da cellulari italiani verso fissi italiani 0039 + prefisso locale + numero utente, verso cellulari italiani 0039 + numero utente.
Telefonia mobile & apparati ricetrasmittenti: in Grecia la rete GSM è diffusa ovunque. I principali gestori di rete sono 4: Cosmote, Tim, Vodaphone, Q-Telecom. Carte ricaricabili con numero telefonico ellenico possono essere acquistate in loco. Chiedere al proprio gestore italiano le informazioni sul roaming (se si usano schede italiane).
Per quanto riguarda invece l'uso di apparati ricetrasmittenti è permesso secondo le normative vigenti. Se le autorità locali dovessero richiederla deve essere esibita la dennuncia di possesso rilasciata dalla Questura italiana di appartenenza.
Soccorso Stradale in Grecia: l'ELPA (Automobile Club Ellenico, Tel: 10400, indirizzo web:www.elpa.gr) interviene su tutta la rete stradale con carri attrezzi di colore giallo e scritte blu. Hanno diritto ad alcuni servizi in caso di danno meccanico o incidente gli abbonati ACI in possesso del Libretto di Assistenza Automobilistica Internazionale. Oltre all'Elpa, altre società che operano sul territorio greco sono: Interamerican Service (tel: 1168), Express Service (tel: 1154) ed Hellas Service (tel: 1057).
Norme vigenti sul trasporto degli animali da compagnia: è necessario il passaporto per animali da compagnia (cani e gatti) che deve essere in corso di validità e riportare tutte le vaccinazioni fatte (antirabbica compresa). Per gli altri animali serve avere un certificato di visita sanitaria ed immunità da malattie infettive rilasciato dal vostro veterinario.
Nei luoghi pubblici gli animali devono essere sempre accompagnati e tenuti dal proprietario che ne risponde personalmente in caso di danni su persone, altri animali o cose. In gran parte delle strutture turistiche greche gli animali sono comunque accettati. Sui mezzi pubblici (bus) il loro trasporto è permesso con la specifica gabbia, mentre sui treni (esclusi IC) sono accettati in compartimenti separati.
Treni: l 'Ente Ferrovie Elleniche è l' O.S.E. (www.ose.gr).
Le Stazioni ferroviarie di Atene sono la "Peloponissu" e "la Larissis", mentre la Ferrovia Suburbana OSE, detta "Proastiakos" (www.proastiakos.gr), effettua il collegamento Atene Stazione OSE Larissis - Aeroporto.
Aeroporto Internazionale di Atene: detto anche "Eleftherios Venizelos", è situato a Spata, 30 Km dal centro di Atene con il quale è direttamente collegato con mezzi pubblici (metro, treno suburbano, navetta X), come anche con la Stazione ferroviaria Larissis, le Stazioni bus interurbani KTEL, il Porto di Pireo e di Rafina e la città di Corinto. Per maggiori informazioni telefonare al +302103530000 oppure visitare il sito www.aia.gr
Numeri di telefono utili:
Ambulanza: 166 VVF: 199
Capitaneria di porto Pireo: 2104226001 Capitaneria di porto di Salonicco: 2310531504
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Ospedali/Farmacie di turno: 1434 Pronto Intervento Narcotici: 109
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Guardia Forestale: 191 Guardia Costiera: 108
Polizia Pronto Intervento: 100 Segnalazione Animali Feriti: 171
Notizie di carattere generale:
La Grecia, ufficialmente riconosciuta come Repubblica Ellenica, è dal 1974 una Reppublica Democratica Parlamentare e costituisce il paese più a sud dell'Europa. Il Parlamento Ellenico, detto "Voulì", è formato da 300 membri. Capo del Governo è il Primo Ministro e la sessione parlamentare dura 4 anni. Il Capo dello Stato è il Presidente con limitati poteri politici, che viene eletto dal Parlamento. La sua carica ha una durata di 5 anni e non può candidarsi per più di due volte.
La Grecia è divisa in 13 regioni amministrative, dette "Periferies", di cui 9 sulla terraferma e 4 insulari, che a loro volta si suddividono in 51 dipartimenti, detti "Nomoì", ognuno di loro con il proprio Prefetto (in greco "Nomarchis") AGHION OROS costituisce un dipartimento territoriale autogovernato.
I dipartimenti vengono a loro volta suddivisi in 900 comuni ("Dìmoi") e 133 Comunità (dette "Kinòtites").
La Grecia inoltre fa parte della NATO dal 1951 e nelle forze armate elleniche c'è una forte presenza femminile.
La Legge Ellenica si basa sul Diritto Romano. Le Corti Giuridiche più alte sono:
Areios Pagos (Corte Suprema) che si occupa di casi sia civili che criminali;
Symvoulion Epikrateias (Consiglio di Stato), che stabilisce la legalità costituzionale delle leggi e delle attività dello Stato.
La Chiesa Greco-Ortodossa è presieduta dal Synodo di vescovi metropoliti con a capo l'Arcivescovo di Atene. Fa eccezione la chiesa di Creta, autocefala, che appartiene direttamente all' Arcivescovato di Costantinopoli.
LEGGENDE, USI E COSTUMI
La leggenda dei Kalikànzari
Quella dei “Kalikanzari” è sicuramente una delle credenze popolari più simpatiche e particolari del periodo natalizio. Durante il periodo di 12 giorni, che va dalla vigilia di Natale all' Epifania (24 Dicembre – 6 Gennaio), quando si crede che le acque siano sconsacrate i Kalikanzari fanno la loro comparsa sulla terra. Ma perché durante questo periodo di 12 giorni le acque vengono considerate sconsacrate?
L' Epifania è considerata in Grecia una grande festa religiosa, perché ricorda il giorno in cui Cristo venne battezzato da San Giovanni Battista sulle rive del fiume Giordano. Proprio in questo giorno l' acqua viene benedetta, purificata ed in base ad una credenza popolare si ritiene che gli spiriti maligni si allontanano dalla terra mentre l'acqua del mare diventa dolce e potabile. Ciò spiega il perché durante i 12 giorni che precedono l' Epifania le acque sono ritenute “sconsacrate” secondo la credenza popolare. Il rito religioso inizia il giorno prima, quando i sacerdoti benedicono le case con un ramoscello di basilico immerso in un bicchiere di acqua benedetta. Il giorno dell' Epifania, una croce viene immersa nell' acqua perché la benedica e lo stesso rito si svolge nei fiumi e nei porti. Nel momento in cui la croce entra nell'acqua le navi ancorate nei porti suonano le sirene e le campane delle chiese suonano a festa, mentre gruppi di ragazzi si tuffano in mare per recuperare la croce.
Ma chi sono i “Kalikanzari”? Sono piccoli esseri pelosi, con gli occhi rossi e strabici e metà del corpo dall' aspetto caprino o equino, che emergono dalle viscere della terra una volta all' anno, durante il periodo di Natale. I Kalikanzari sono simili agli antichi satiri, le divinità dei boschi e delle montagne che partecipavano ai riti pagani riservati al dio Dioniso (o Bacco) suonando. Per tutto l' anno, armati di accette e di enormi seghe, cercano di tagliare l' albero che sostiene la terra: ma quando sembra che ci siano quasi riusciti, Cristo nasce, l' albero cresce nuovamente rimarginando le due ferite e a loro non resta che ricominciare da capo una volta ritornati nelle viscere. Quando arriva il periodo durante il quale le acque sulla terra restano sconsacrate, loro ne approfittano per salirci su, abbandonando il loro lavoro, dove rimangono a partire dalla Vigilia di Natale fino all' Epifania, la notte più luminosa dell' anno, a disturbare gli uomini, influenzandone le abitudini di questi giorni. Escono attraverso i pozzi, dalle caverne e da qualsiasi altro piccolo foro che si trovi sul terreno. Bassi quanto un bambino di 6-10 anni, brutti, sporchi, pelosi e soprattutto fastidiosi, assumono diverse sembianze, alcune volte animalesche, altre con un piede di maiale e l' altro umano, spesso contorti. Hanno però paura della luce, ed è per questo che di giorno si nascondono. Hanno inoltre l' abitudine di entrare nelle case dai camini ma, avendo paura del fuoco, prima fanno pipì, e poi scendono. Dopo essersi introdotti in una casa, si mettono a sporcare i cibi, lasciare i rifiuti sparsi un po' ovunque, nascondere gli oggetti, ma senza rubarne alcuno, saltare sulle spalle degli inquilini, dando loro pizzicotti e sbeffeggiandoli.
Gli uomini, per difendersi dai Kalikanzari, usano lasciare un setaccio vicino al camino. I Kalikanzari, una volta trovato, cominciano a contarne i fori e prima che finiscano di contarli tutti, si fa giorno e quindi fuggono, per poi ritornare la notte successiva. Alcuni dei Kalikanzari comunque non arrivano a contarne più di due, in quanto convinti che il numero tre porti male, perciò ricominciano a contare dall' uno.
Nella Grecia continentale, si usa un' altra misura difensiva che consiste, nella Grecia nel mettere nel camino dodici fusi, che impediscono la discesa dei kalikanzari. A Grevenà, si usa accendere un grande ceppo per la Vigilia di Natale, in modo da proteggere la famiglia dalla loro fastidiosa presenza. A Creta le donne di casa lasciano fuori alla porta di casa e sul tetto un piatto colmo di dolci natalizi e di “Lukanika” le famose salcicce cretesi, di cui i Kalikanzari sembrano essere ghiottissimi. Così si tengono occupati finché non viene l'alba. Il giorno dell' Epifania ritornano negli inferi, ma trovando nuovamente integro l'albero che essi avevano tentato di tagliare, ricominciano l'opera fino alla Vigilia di Natale dell' anno successivo.
L' Epifania è considerata in Grecia una grande festa religiosa, perché ricorda il giorno in cui Cristo venne battezzato da San Giovanni Battista sulle rive del fiume Giordano. Proprio in questo giorno l' acqua viene benedetta, purificata ed in base ad una credenza popolare si ritiene che gli spiriti maligni si allontanano dalla terra mentre l'acqua del mare diventa dolce e potabile. Ciò spiega il perché durante i 12 giorni che precedono l' Epifania le acque sono ritenute “sconsacrate” secondo la credenza popolare. Il rito religioso inizia il giorno prima, quando i sacerdoti benedicono le case con un ramoscello di basilico immerso in un bicchiere di acqua benedetta. Il giorno dell' Epifania, una croce viene immersa nell' acqua perché la benedica e lo stesso rito si svolge nei fiumi e nei porti. Nel momento in cui la croce entra nell'acqua le navi ancorate nei porti suonano le sirene e le campane delle chiese suonano a festa, mentre gruppi di ragazzi si tuffano in mare per recuperare la croce.
Ma chi sono i “Kalikanzari”? Sono piccoli esseri pelosi, con gli occhi rossi e strabici e metà del corpo dall' aspetto caprino o equino, che emergono dalle viscere della terra una volta all' anno, durante il periodo di Natale. I Kalikanzari sono simili agli antichi satiri, le divinità dei boschi e delle montagne che partecipavano ai riti pagani riservati al dio Dioniso (o Bacco) suonando. Per tutto l' anno, armati di accette e di enormi seghe, cercano di tagliare l' albero che sostiene la terra: ma quando sembra che ci siano quasi riusciti, Cristo nasce, l' albero cresce nuovamente rimarginando le due ferite e a loro non resta che ricominciare da capo una volta ritornati nelle viscere. Quando arriva il periodo durante il quale le acque sulla terra restano sconsacrate, loro ne approfittano per salirci su, abbandonando il loro lavoro, dove rimangono a partire dalla Vigilia di Natale fino all' Epifania, la notte più luminosa dell' anno, a disturbare gli uomini, influenzandone le abitudini di questi giorni. Escono attraverso i pozzi, dalle caverne e da qualsiasi altro piccolo foro che si trovi sul terreno. Bassi quanto un bambino di 6-10 anni, brutti, sporchi, pelosi e soprattutto fastidiosi, assumono diverse sembianze, alcune volte animalesche, altre con un piede di maiale e l' altro umano, spesso contorti. Hanno però paura della luce, ed è per questo che di giorno si nascondono. Hanno inoltre l' abitudine di entrare nelle case dai camini ma, avendo paura del fuoco, prima fanno pipì, e poi scendono. Dopo essersi introdotti in una casa, si mettono a sporcare i cibi, lasciare i rifiuti sparsi un po' ovunque, nascondere gli oggetti, ma senza rubarne alcuno, saltare sulle spalle degli inquilini, dando loro pizzicotti e sbeffeggiandoli.
Gli uomini, per difendersi dai Kalikanzari, usano lasciare un setaccio vicino al camino. I Kalikanzari, una volta trovato, cominciano a contarne i fori e prima che finiscano di contarli tutti, si fa giorno e quindi fuggono, per poi ritornare la notte successiva. Alcuni dei Kalikanzari comunque non arrivano a contarne più di due, in quanto convinti che il numero tre porti male, perciò ricominciano a contare dall' uno.
Nella Grecia continentale, si usa un' altra misura difensiva che consiste, nella Grecia nel mettere nel camino dodici fusi, che impediscono la discesa dei kalikanzari. A Grevenà, si usa accendere un grande ceppo per la Vigilia di Natale, in modo da proteggere la famiglia dalla loro fastidiosa presenza. A Creta le donne di casa lasciano fuori alla porta di casa e sul tetto un piatto colmo di dolci natalizi e di “Lukanika” le famose salcicce cretesi, di cui i Kalikanzari sembrano essere ghiottissimi. Così si tengono occupati finché non viene l'alba. Il giorno dell' Epifania ritornano negli inferi, ma trovando nuovamente integro l'albero che essi avevano tentato di tagliare, ricominciano l'opera fino alla Vigilia di Natale dell' anno successivo.
La Vassilopita (torta di s. Basilio)
Circa 1500 anni fa, arcivescovo a Cesarea di Cappadocia fu Basilio il Magno, che viveva pacificamente e armoniosamente con i loro concittadini. Tra loro c'era comprensione, aiuto reciproco, solidarietà e l'amore.
Un giorno, un generale - tiranno della regione, che era avido, chiese che li venisse consegnato tutto l'oro della città, altrimenti l'avrebbe assediata per conquistarla e successivamente saccheggiarla.
Basilio pregò Dio per tutta la notte implorandolo di salvare la città e la sua gente. All'alba, il generale con il suo esercito accerchiò la città da tutti i lati. Entrò in città con i suoi seguaci e chiese di parlare con il vescovo, che era nel tempio a pregare.
Il generale, spietato e arrabbiato, con arroganza e audacia, chiese tutto l'oro della città e tutto ciò che di prezioso prezioso ci stava in essa. San Basilio Magno disse a lui che gli abitanti erano poveri e che non avevano niente da dare all'avido generale. Queste parole, però fecero infuriare ancor di più il generale, il quale iniziò ad avvertire il vescovo che l'avrebbe mandato in esilio lontano dalla sua terra. Minacciò pure che l'avrebbe ucciso se avesse disobbedito.
I cristiani di Cesarea, ascoltando le minacce, vollero aiutare i loro amato vescovo. Raccolsero dunque tutto l'oro che avevano in casa per offrirlo al generale senza cuore, che aveva già cominciato a dare ordini al suo esercito di attaccare i poveri della città. San Basilio il Magno, cercando di proteggere la città e i suoi abitanti, pregò a Dio e poi mostrò al generale la cassa che conteneva tutto l'oro raccolto dal popolo stesso.
Ed è stato un miracolo! Quando l'avido Generale aprì la cassa e posò le mani sui gioielli, un bagliore apparve nel cielo e subito dopo un cavaliere lucente si scagliò con il suo esercito contro il generale e la sua gente. Molto presto il perfido generale e il suo esercito venne spazzato via. Il lucente condottiero venuto in loro aiuto era San Mercurio e i suoi soldati erano degli angeli.
Fu così che Cesarea si salvò dalla distruzione e il Vescovo si sentì sollevato, ma fu di nuovo messo nei guai e preoccupazioni. Doveva restituire l'oro ai poveri e fare anche in modo che ciascuno di loro abbia il gioiello che gli apparteneva. A nessuno poteva far torto. Ma questo era molto difficile e quasi impossibile. A quel punto Basilio chiese a Dio di aiutarlo e di concederli l'illuminazione necessaria per trovare la soluzione.
Il Vescovo chiamò i suoi assistenti e diaconi e chiese loro di impastare tanti piccoli panetti, in ognuno dei quali avrebbero poi inserito un pò d'oro. Quando erano pronti tutti i panetti, il Vescovo li distribuì alla gente di città come se fosse una benedizione. Tutti i cittadini si sorpresero in un primo momento, ma poi la sorpresa diventò davvero grande quando tagliando i piccoli pani ogni famiglia trovava al suo interno i suoi propri monili.
Quindi si è trattato di un pane molto speciale che ha portato alla gente grande gioia e benedizione. Così, da allora, in commemorazione di questo straordinario evento, in tutta Grecia si usa preparare una torta cui viene inserita una moneta, per festeggiare il Capodanno, che coincide con la festa in onore di San Basilio! Secondo la tradizione, a chi capita il pezzo di torta con la moneta nel suo interno sarà il fortunato per l'anno nuovo.
Un giorno, un generale - tiranno della regione, che era avido, chiese che li venisse consegnato tutto l'oro della città, altrimenti l'avrebbe assediata per conquistarla e successivamente saccheggiarla.
Basilio pregò Dio per tutta la notte implorandolo di salvare la città e la sua gente. All'alba, il generale con il suo esercito accerchiò la città da tutti i lati. Entrò in città con i suoi seguaci e chiese di parlare con il vescovo, che era nel tempio a pregare.
Il generale, spietato e arrabbiato, con arroganza e audacia, chiese tutto l'oro della città e tutto ciò che di prezioso prezioso ci stava in essa. San Basilio Magno disse a lui che gli abitanti erano poveri e che non avevano niente da dare all'avido generale. Queste parole, però fecero infuriare ancor di più il generale, il quale iniziò ad avvertire il vescovo che l'avrebbe mandato in esilio lontano dalla sua terra. Minacciò pure che l'avrebbe ucciso se avesse disobbedito.
I cristiani di Cesarea, ascoltando le minacce, vollero aiutare i loro amato vescovo. Raccolsero dunque tutto l'oro che avevano in casa per offrirlo al generale senza cuore, che aveva già cominciato a dare ordini al suo esercito di attaccare i poveri della città. San Basilio il Magno, cercando di proteggere la città e i suoi abitanti, pregò a Dio e poi mostrò al generale la cassa che conteneva tutto l'oro raccolto dal popolo stesso.
Ed è stato un miracolo! Quando l'avido Generale aprì la cassa e posò le mani sui gioielli, un bagliore apparve nel cielo e subito dopo un cavaliere lucente si scagliò con il suo esercito contro il generale e la sua gente. Molto presto il perfido generale e il suo esercito venne spazzato via. Il lucente condottiero venuto in loro aiuto era San Mercurio e i suoi soldati erano degli angeli.
Fu così che Cesarea si salvò dalla distruzione e il Vescovo si sentì sollevato, ma fu di nuovo messo nei guai e preoccupazioni. Doveva restituire l'oro ai poveri e fare anche in modo che ciascuno di loro abbia il gioiello che gli apparteneva. A nessuno poteva far torto. Ma questo era molto difficile e quasi impossibile. A quel punto Basilio chiese a Dio di aiutarlo e di concederli l'illuminazione necessaria per trovare la soluzione.
Il Vescovo chiamò i suoi assistenti e diaconi e chiese loro di impastare tanti piccoli panetti, in ognuno dei quali avrebbero poi inserito un pò d'oro. Quando erano pronti tutti i panetti, il Vescovo li distribuì alla gente di città come se fosse una benedizione. Tutti i cittadini si sorpresero in un primo momento, ma poi la sorpresa diventò davvero grande quando tagliando i piccoli pani ogni famiglia trovava al suo interno i suoi propri monili.
Quindi si è trattato di un pane molto speciale che ha portato alla gente grande gioia e benedizione. Così, da allora, in commemorazione di questo straordinario evento, in tutta Grecia si usa preparare una torta cui viene inserita una moneta, per festeggiare il Capodanno, che coincide con la festa in onore di San Basilio! Secondo la tradizione, a chi capita il pezzo di torta con la moneta nel suo interno sarà il fortunato per l'anno nuovo.