Due parole sull'isola di Creta
Informazioni generali Creta è la più grande isola della Grecia (la quinta nel Mediterraneo) ed a causa della sua forma e del fatto che è lontana dal continente, è abbastanza differente dal resto del paese. La gente parla un dialetto molto distintivo che affonda le sue radici nel greco antico, ha molte abitudini che non si trovano da altre parti e spesso si autoproclamano Cretesi e non greci. In Grecia, la gente di Creta è conosciuta per essere orgogliosi, ma a pensarci bene chi, con una storia come la loro, non lo sarebbe? Ancora oggi ci sono faide famigliari, e le autorità faticano per fermare l'abitudine di sparare durante i matrimoni.
Creta ha tutto: spiagge, villaggi nascosti, grandi città, montagne innevate, luoghi archeologici, fortezze medioevali, musei e begli scorci. Knossos è uno dei luoghi antichi più famosi della Grecia e l'isola ha la stagione estiva più lunga a causa della sua posizione. Le estati su Creta sono di solito estremamente calde, perciò preparatevi in anticipo. A seconda di dove vi fermate, potete trovarvi in una città commercializzata, in un villaggio genuino in cui i turisti sono rari, o in qualcosa di intermedio. In generale, Chania è il posto più turistico, ma è anche molto confortevole, perchè potete trovare qui quasi tutto: cucina internazionale, libri e giornali stranieri così come le banche ed i grandi hotel. Anche Malia, Hersonissos e Stalida (Stalis) sono piene di turisti. La costa bagnata dal mar libico è senza ombra di dubbio quella più bella dal punto di vista naturalistico: Tsùtsuras, Lentas, Matala, Aghìa Galìni, Aghios Pavlos, Prèveli, Plakiàs, Paleochora, Chora Sfakìon, ecc sono solo alcune delle più belle spiagge della costa sud.
Creta Storia: Secondo la mitologia, Creta era il posto in cui Zeus è nato e cresciuto, non mancate di visitare Diktèon Andron, la grotta piena di fantastici stalattiti e stagmiti in cui nacque Zeus, sita sull'altipiano di Lassìthi. È stato particolarmente adorato sull'isola ed il re Minosse è considerato suo figlio. L'isola ha molti miti: qui, il Minotauro è stato sconfitto da Teseo grazie all'aiuto della bella Arianna, Dedalo ed Icaro sono stati qui. La prima grande civilizzazione della Grecia è cominciata su Creta. È stata chiamata minoica, dal nome del suo re più famoso, Minosse. C'è una teoria che sostiene che Minosse in realtà fosse il nome di diversi re. Il periodo minoico è iniziato intorno al terzo millennio e si è concluso nel quindicesimo secolo Avanti Cristo, probabilmente a causa di disastri naturali come i terremoti. Fino a questo giorno, non sappiamo se Knossos fosse il palazzo dei re o un luogo sacro per i sacerdoti.
Cosa è sicuro tuttavia è che i Minoici hanno dominato sui mari. Reperti della civilizzazione minoica si trovano in Grecia, in Egitto, nella Turchia moderna in Italia e persino nelle Bahamas. Quando la civilizzazione minoica si è conclusa, la gente è emigrata verso altre isole. La gente di Scopelos, per esempio, sostiene con orgoglio di avere origini minoiche. Nel 67 AC Creta è diventata una provincia romana ed è rimasta tale per oltre 400 anni. Dopo è stata incorporata nell'impero bizantino. Più tardi gli arabi, i Veneziani ed i Turchi domineranno sull'isola. Nel 1913 l'isola è stata liberata ed ha partecipato alle guerre balcaniche, alle due guerre mondiali e, durante la seconda guerra mondiale è stata occupata dai tedeschi.
Gente famosa: Creta è la patria di molti personaggi famosi, fra loro il pittore Dominicos Theotocopoulos conosciuto come El Greco. Molti letterati come lo scrittore medioevale Vincenzos Kornaros autore dell'Erotokritos, Nikos Kasanzakis, l'autore di 'Zorbas il Greco', 'l'ultima tentazione di Cristo', 'Odissea', 'Il capitano Michalis' ed altri, Pandelis Prevelakis autore de 'Il Cretese', 'nelle mani del dio vivente' ed altri. I compositori di musica come Mikis Theodorakis con 'la danza di Zorba', colonna sonora del film Zorbas il greco, 'Canto general' ed altri. E grandi politici come Eleftherios Venizelos uno di più grandi capi politici della Grecia moderna.
Che cosa vedere Knossos è un must per chi è interessato alla storia antica. Era il centro della civilizzazione minoica, la corte del re Minosse e dove il Minotauro era rinchiuso nel famoso labirinto (anche se secondo alcuni studiosi il labirinto potrebbe essere collocato vicino all' antica Gortina) . Knossos solitamente è indicato come un palazzo, ma in verità non sappiamo ancora se fosse un palazzo o una specie di centro per gli alti sacerdoti. A Chania potete visitare il museo archeologico, il mercato ed una moschea del periodo della dominazione turca. Gortinos era il capoluogo di Creta durante l'epoca romana. Kodikas di Gortunas è un buon posto per fare un giro turistico, così come la basilica di Agiou Tritou e Matala. Lasithi è un bel villaggio degno di una visita e Elounda è una meta estiva molto nota. Se affittate un'automobile dovreste andare ai villaggi nella valle di Amari. Avrete una vista strabiliante da Psiloritis, una montagna alta 2500m. Iraklio (Heraclion) è il capoluogo dell'isola con molte cose da vedere, anche se la città in se non è esattamente graziosa. Tuttavia negli ultimi anni tutta una serie di lavori di ristrutturazione, riguardanti il lungomare che conduce al porto, restituiscono alla città una zona pittoresca che pullula di vita notturna grazie ai nuovi locali. Il museo archeologico di Heraklion è uno dei più importanti a livello europeo e merita assolutamente di essere visitato e Knossos è situato appena fuori dalla città. Rethymno è la seconda città più estesa ed è molto attraente con la sua architettura veneziana e turca, i balconi di legno ed il castello veneziano La Fortezza. C'è un museo dedicato al bagno di sangue del 1866. Ci sono molte taverne di pesce qui perché molti pescatori vivono e lavorano qui. Il monastero abbandonato Arkhadi ha una storia tragica. Molte famiglie di Cretesi hanno cercato rifugio qui durante la dominazione turca, ma sono morte quando le munizioni nascoste nel monastero sono esplose per mano di un monaco coraggioso per evitare che cadessero n mano ai turchi. Agios Nikolaos è considerata la città più bella dell'isola, edificata attorno ad un grazioso laghetto che si versa nel mare. Se affittate un veicolo o prendete il bus, dovreste veramente provare a visitare i paesini di montagna.
Che cosa fare :Creta è sicuramente un posto dove affittare un'automobile, una moto o una bici per spostarsi. È un posto eccellente per trekking: un sentiero molto conosciuto è quello che percorre la gola di Samaria, che è la valle più profonda d'Europa. Se siete fortunati vedrete i "Krì-Krì" (gli stambecchi cretesi), aquile, gufi o avvoltoi. La natura è fatta di foreste di pini e fiori selvaggi. Dappertutto sull'isola ci sono spiagge eccellenti in cui potete fare tutti i generi di sport d'acqua. In tutte le città più grandi ci sono cinematografi, le pellicole in Grecia non sono doppiate.
Creta Spiagge Secondo molta gente la migliore spiaggia su Creta è Elafonisos ma è difficile scegliere tra questa e Ballos. È ottima per le famiglie con bambini ed i dintorni sono belli. Matala è stata per anni una meta degli hippy, è una spiaggia con molte caverne ed è preferita soprattutto dai giovani. Xerokambos e Frangokastello sono spiagge tranquille. In generale fare attenzione ai ricci di mare e le meduse, particolarmente a settembre e ottobre.
Vita notturna: In tutte le più grandi città e mete estive c'è un'ampia varietà di bar e club.
Ristoranti e Cibo. Una specialità di Creta è lo Stifado Salingari - stufato di lumache e il Chirino Kritiko, braciole di maiale. Da gustare assolutamente il burèki di Chanià, gli ortaggi ripieni al riso, lo stufato di polipo e il manzo ai porri. Tra i molti formaggi locali ci sono la Myzithra ed il Anthotiro, dovete provare anche il Graviera Kritis (groviera di Creta). L'olio di oliva di Creta è uno dei migliori in Europa. Altri prodotti tradizionali di Creta sono i Paximadia (le frise cretesi). Oltre alle molte taverne greche che trovate dappertutto sull'isola, ci sono molti ristoranti internazionali nei più grandi resort estivi e nelle città.
Shopping: Trovate negozi in tutta l'isola. Se andate nei villaggi più isolati, potete trovare localmente la ceramica fatta a mano, i tessuti e molto altro.
Spostarsi Ci sono molti bus che collegano città e villaggi sull'isola. Visto che è molto grande, è consigliabile affittare il vostro proprio veicolo se volete spostarvi.
Come Arrivare:Creta ha diversi aeroporti (Heraklion, Chanià, ecc...). Potete prendere un aereo diretto o passare da Atene. Ci sono molti traghetti che partono giornalmente dal Pireo, le compagnie di navigazione Cretesi, MINOAN, ANEK ed altre hanno eccellenti traghetti veloci, enormi e nuovi, che fanno il viaggio a Creta in 6-7 ore . Creta inoltre è collegata da traghetti a quasi tutte le isole greche così come in aereo alle isole in cui c'è l'aeroporto.
Alcuni numeri utili:
Ambulanza 166
Guardia medica 1016
Ospedali 106
Consolato Italiano a Creta: per ogni esigenza a Creta, potete fare riferimento al nostro vice-Consolato, che si trova a Iraklion, in Via Charambolus 2. Tel. 081-285225 e 081-342561, oppure all'agenzia consolare d'Italia, che si trova a Chania, in odos Tzanakaki 70. Tel. 082-127316, 082-127315
Creta ha tutto: spiagge, villaggi nascosti, grandi città, montagne innevate, luoghi archeologici, fortezze medioevali, musei e begli scorci. Knossos è uno dei luoghi antichi più famosi della Grecia e l'isola ha la stagione estiva più lunga a causa della sua posizione. Le estati su Creta sono di solito estremamente calde, perciò preparatevi in anticipo. A seconda di dove vi fermate, potete trovarvi in una città commercializzata, in un villaggio genuino in cui i turisti sono rari, o in qualcosa di intermedio. In generale, Chania è il posto più turistico, ma è anche molto confortevole, perchè potete trovare qui quasi tutto: cucina internazionale, libri e giornali stranieri così come le banche ed i grandi hotel. Anche Malia, Hersonissos e Stalida (Stalis) sono piene di turisti. La costa bagnata dal mar libico è senza ombra di dubbio quella più bella dal punto di vista naturalistico: Tsùtsuras, Lentas, Matala, Aghìa Galìni, Aghios Pavlos, Prèveli, Plakiàs, Paleochora, Chora Sfakìon, ecc sono solo alcune delle più belle spiagge della costa sud.
Creta Storia: Secondo la mitologia, Creta era il posto in cui Zeus è nato e cresciuto, non mancate di visitare Diktèon Andron, la grotta piena di fantastici stalattiti e stagmiti in cui nacque Zeus, sita sull'altipiano di Lassìthi. È stato particolarmente adorato sull'isola ed il re Minosse è considerato suo figlio. L'isola ha molti miti: qui, il Minotauro è stato sconfitto da Teseo grazie all'aiuto della bella Arianna, Dedalo ed Icaro sono stati qui. La prima grande civilizzazione della Grecia è cominciata su Creta. È stata chiamata minoica, dal nome del suo re più famoso, Minosse. C'è una teoria che sostiene che Minosse in realtà fosse il nome di diversi re. Il periodo minoico è iniziato intorno al terzo millennio e si è concluso nel quindicesimo secolo Avanti Cristo, probabilmente a causa di disastri naturali come i terremoti. Fino a questo giorno, non sappiamo se Knossos fosse il palazzo dei re o un luogo sacro per i sacerdoti.
Cosa è sicuro tuttavia è che i Minoici hanno dominato sui mari. Reperti della civilizzazione minoica si trovano in Grecia, in Egitto, nella Turchia moderna in Italia e persino nelle Bahamas. Quando la civilizzazione minoica si è conclusa, la gente è emigrata verso altre isole. La gente di Scopelos, per esempio, sostiene con orgoglio di avere origini minoiche. Nel 67 AC Creta è diventata una provincia romana ed è rimasta tale per oltre 400 anni. Dopo è stata incorporata nell'impero bizantino. Più tardi gli arabi, i Veneziani ed i Turchi domineranno sull'isola. Nel 1913 l'isola è stata liberata ed ha partecipato alle guerre balcaniche, alle due guerre mondiali e, durante la seconda guerra mondiale è stata occupata dai tedeschi.
Gente famosa: Creta è la patria di molti personaggi famosi, fra loro il pittore Dominicos Theotocopoulos conosciuto come El Greco. Molti letterati come lo scrittore medioevale Vincenzos Kornaros autore dell'Erotokritos, Nikos Kasanzakis, l'autore di 'Zorbas il Greco', 'l'ultima tentazione di Cristo', 'Odissea', 'Il capitano Michalis' ed altri, Pandelis Prevelakis autore de 'Il Cretese', 'nelle mani del dio vivente' ed altri. I compositori di musica come Mikis Theodorakis con 'la danza di Zorba', colonna sonora del film Zorbas il greco, 'Canto general' ed altri. E grandi politici come Eleftherios Venizelos uno di più grandi capi politici della Grecia moderna.
Che cosa vedere Knossos è un must per chi è interessato alla storia antica. Era il centro della civilizzazione minoica, la corte del re Minosse e dove il Minotauro era rinchiuso nel famoso labirinto (anche se secondo alcuni studiosi il labirinto potrebbe essere collocato vicino all' antica Gortina) . Knossos solitamente è indicato come un palazzo, ma in verità non sappiamo ancora se fosse un palazzo o una specie di centro per gli alti sacerdoti. A Chania potete visitare il museo archeologico, il mercato ed una moschea del periodo della dominazione turca. Gortinos era il capoluogo di Creta durante l'epoca romana. Kodikas di Gortunas è un buon posto per fare un giro turistico, così come la basilica di Agiou Tritou e Matala. Lasithi è un bel villaggio degno di una visita e Elounda è una meta estiva molto nota. Se affittate un'automobile dovreste andare ai villaggi nella valle di Amari. Avrete una vista strabiliante da Psiloritis, una montagna alta 2500m. Iraklio (Heraclion) è il capoluogo dell'isola con molte cose da vedere, anche se la città in se non è esattamente graziosa. Tuttavia negli ultimi anni tutta una serie di lavori di ristrutturazione, riguardanti il lungomare che conduce al porto, restituiscono alla città una zona pittoresca che pullula di vita notturna grazie ai nuovi locali. Il museo archeologico di Heraklion è uno dei più importanti a livello europeo e merita assolutamente di essere visitato e Knossos è situato appena fuori dalla città. Rethymno è la seconda città più estesa ed è molto attraente con la sua architettura veneziana e turca, i balconi di legno ed il castello veneziano La Fortezza. C'è un museo dedicato al bagno di sangue del 1866. Ci sono molte taverne di pesce qui perché molti pescatori vivono e lavorano qui. Il monastero abbandonato Arkhadi ha una storia tragica. Molte famiglie di Cretesi hanno cercato rifugio qui durante la dominazione turca, ma sono morte quando le munizioni nascoste nel monastero sono esplose per mano di un monaco coraggioso per evitare che cadessero n mano ai turchi. Agios Nikolaos è considerata la città più bella dell'isola, edificata attorno ad un grazioso laghetto che si versa nel mare. Se affittate un veicolo o prendete il bus, dovreste veramente provare a visitare i paesini di montagna.
Che cosa fare :Creta è sicuramente un posto dove affittare un'automobile, una moto o una bici per spostarsi. È un posto eccellente per trekking: un sentiero molto conosciuto è quello che percorre la gola di Samaria, che è la valle più profonda d'Europa. Se siete fortunati vedrete i "Krì-Krì" (gli stambecchi cretesi), aquile, gufi o avvoltoi. La natura è fatta di foreste di pini e fiori selvaggi. Dappertutto sull'isola ci sono spiagge eccellenti in cui potete fare tutti i generi di sport d'acqua. In tutte le città più grandi ci sono cinematografi, le pellicole in Grecia non sono doppiate.
Creta Spiagge Secondo molta gente la migliore spiaggia su Creta è Elafonisos ma è difficile scegliere tra questa e Ballos. È ottima per le famiglie con bambini ed i dintorni sono belli. Matala è stata per anni una meta degli hippy, è una spiaggia con molte caverne ed è preferita soprattutto dai giovani. Xerokambos e Frangokastello sono spiagge tranquille. In generale fare attenzione ai ricci di mare e le meduse, particolarmente a settembre e ottobre.
Vita notturna: In tutte le più grandi città e mete estive c'è un'ampia varietà di bar e club.
Ristoranti e Cibo. Una specialità di Creta è lo Stifado Salingari - stufato di lumache e il Chirino Kritiko, braciole di maiale. Da gustare assolutamente il burèki di Chanià, gli ortaggi ripieni al riso, lo stufato di polipo e il manzo ai porri. Tra i molti formaggi locali ci sono la Myzithra ed il Anthotiro, dovete provare anche il Graviera Kritis (groviera di Creta). L'olio di oliva di Creta è uno dei migliori in Europa. Altri prodotti tradizionali di Creta sono i Paximadia (le frise cretesi). Oltre alle molte taverne greche che trovate dappertutto sull'isola, ci sono molti ristoranti internazionali nei più grandi resort estivi e nelle città.
Shopping: Trovate negozi in tutta l'isola. Se andate nei villaggi più isolati, potete trovare localmente la ceramica fatta a mano, i tessuti e molto altro.
Spostarsi Ci sono molti bus che collegano città e villaggi sull'isola. Visto che è molto grande, è consigliabile affittare il vostro proprio veicolo se volete spostarvi.
Come Arrivare:Creta ha diversi aeroporti (Heraklion, Chanià, ecc...). Potete prendere un aereo diretto o passare da Atene. Ci sono molti traghetti che partono giornalmente dal Pireo, le compagnie di navigazione Cretesi, MINOAN, ANEK ed altre hanno eccellenti traghetti veloci, enormi e nuovi, che fanno il viaggio a Creta in 6-7 ore . Creta inoltre è collegata da traghetti a quasi tutte le isole greche così come in aereo alle isole in cui c'è l'aeroporto.
Alcuni numeri utili:
Ambulanza 166
Guardia medica 1016
Ospedali 106
Consolato Italiano a Creta: per ogni esigenza a Creta, potete fare riferimento al nostro vice-Consolato, che si trova a Iraklion, in Via Charambolus 2. Tel. 081-285225 e 081-342561, oppure all'agenzia consolare d'Italia, che si trova a Chania, in odos Tzanakaki 70. Tel. 082-127316, 082-127315
La storia di Creta in sintesi
Secondo le tesi scientifiche più antiche, la prima presenza umana a Creta risale al Neolitico (6000 a.C). La storia di Creta si perde nel tempo, essendo la civiltà cretese insieme a quella egizia la più antica delle civiltà mediterranee è difficile trovarne testimonianze storiche diverse da quella egizia e viceversa. In più, mentre gli studiosi sono riusciti a decifrare i geroglifici egizi lo steso non può dirsi di quelli pre-minoici (vedi disco di Festos), il che non aiuta certo a far luce su questa antichissima e splendente civiltà. Creta occupa una posizione geografica strategica, da sempre invidiata dai conquistatori di turno in quanto si trova situata a cavallo tra Oriente ed Occidente. Questa è una delle ragioni per cui l'isola ha faticato per guadagnarsi la propria libertà ed indipendenza, obiettivo raggiunto finalmente verso la fine del 1800 dopo una serie interminabile di lotte armate pagate a carissimo prezzo. La storia di quest'isola sembra iniziare, stando alle attuali conoscenze, intorno al 3000 a.C, quando Creta trascorreva il suo periodo più splendente, noto come "Civiltà Minoica". L'aggettivo "minoica" deriva dal nome del mitico Re Minosse, figlio di Zeus, il padre degli dei, e della bellissima Europa, figlia di Agenore Re di Tharros. Nel periodo storico che va dal 1700 al 1380, Creta diventa un centro commerciale, marittimo e artistico, che instaura importanti relazioni commerciali con i continenti di Asia ed Africa, come anche con diverse isole del Mar Egeo, Cicladi comprese. Sull'isola di Creta sono fiorite molte città-stato, tra cui Cnossos, Festos, Gortyna, Malia e Zakros. Palazzi imponenti e lussuosi,come quelli di Cnossos, Festos, ecc., decorati e affrescati, ma anche moderni e funzionali, grazie a rivoluzionari per l'epoca sistemi idraulici e fognari testimoniano il lustro di quella civiltà. Al centro del palazzo minoico tipo, si trova una corte centrale circondata a sua volta da edifici a diversi piani, sede di uffici pubblici e privati, residenze, abitazioni e negozi, terme e teatri. In cima alle montagne cretesi poi, si trovano grandi templi e santuari pagani dedicati alla Madre Terra. Durante la civiltà minoica, pittori e maestri della ceramica raggiungono il massimo livello di raffinatezza dell'arte, ma gli affreschi testimoniano anche le catastrofi, come l'eruzione del vulcano di Santorini nel 1450 a .C. Fu quest'ultima, secondo la teoria dell'archeologo Marinatos, a spazzare via sotto forma di un'enorme onda marina post-eruttiva (tsunami) le principali città minoiche ponendo fine all'egemonia di Creta sul Mar Egeo. Le rovine più belle di Creta risalgono a questo periodo. I minoici oltreché grandissimi guerrieri, erano anche commercianti e mercanti nati; la perdita della loro flotta navale che rendeva Creta irraggiungibile dai nemici sembra aver contribuito al declino della sua civiltà. Dopo l'invasione delle popolazioni dalla terraferma, agevolata dalla distruzione della flotta minoica e dei più importanti centri cittadini sull'isola, e fino al 1100 a.C. (occupazione di Creta dai Dori), molte città sull'isola sono state saccheggiate, distrutte o abbandonate. In questo periodo le attività artistiche e commerciali ristagnano, artisti e scienziati dell'epoca migrano verso la Grecia continentale costituendo cellule di sapere, segnando la fine della creatività illuminata del periodo precedente sull'isola.
Da questo momento in poi cominciò il decadimento della civiltà Minoica, finché Creta non fu occupata dai Dori nel 1100 a.C. I Dori della Grecia continentale cominciarono allora ad organizzarsi in città stato (900 a.C. circa) costringendo i discendenti dei Minoici a ritirarsi nelle zone montuose. I Dori portarono a Creta nuovi usi e costumi e l'uso del ferro. Le città cretesi furono fortificate, cintate di mura e costruite delle acropoli a causa dei conflitti militari tra le varie città stato. I Cretesi dominavano sui mari e spesso attaccavano i porti romani. Inoltre avevano stretto delle relazioni con Mitridate, il re del Ponto, che era un rivale di Roma. Questi due motivi spinsero i romani di volgersi contro Creta. Nel 67 a.C., dopo tre anni di dure lotte, l'isola cade in mano ai romani e divenne provincia romana con sede inizialmente a Cnosso, più tardi a Gortyna.
La civiltà Cretese trasmise un'intensa influenza ai romani, mantenendo in vigore comunque l'uso della lingua greca. Durante l' occupazione romana Creta venne a conoscere il cristianesimo. Dopo la fondazione dell' Impero Bizantino l'isola di Creta passa sotto l'ala protettiva di Constantinopoli mantenendo la sua importanza strategica per quanto riguarda il commercio nel Mar mediterraneo. Proprio per questa sua importanza commerciale Creta cominciò ad essere oggetto di attacchi da parte degli arabi. Sotto l'occupazione araba la religione cristiana subì persecuzioni e si indebolì, le chiese isolane furono abbattute o trasformate in moschee. I Bizantini cercarono più volte di riprendersi possesso dell'isola ma ci riuscirono nel 961 d.C. Con l'impiego di enormi forze marittime e militari, e dopo un' assedio della città di Iraklio durato molti mesi, riuscirono a vincere gli arabi, liberare l' isola ed annetterla di nuovo a Bisanzio. La liberazione dagli arabi comportava automaticamente la rinascita non solo del cristianesimo ma anche quella culturale. (fin quì corretto).
Fu il 1204 quando l'isola di Creta viene ceduta ai Veneziani. In precedenza, però, è stato un periodo durante il quale i pirati Genovesi costruirono fortezze in località strategiche, ripararono le mura della odierna Heraklion e riuscirono ad opporsi, fino al 1212, ai Veneziani che, però, alla fine prevalsero. I cretesi non smisero mai di reagire con continue rivoluzioni e rivolte locali. In una di queste rivolte riuscirono a prevalere, dichiarando l'isola indipendente con nome di Repubblica di San Tito. Ma non durò molto in quanto alla fine i Veneziani ebbero il sopravento. L'isola allora fu divisa amministrativamente in quattro dipartimenti, con sede delle autorità nelle città principali. Furono in seguito ricostruite le mura della città di Heraklion, denominata Candia, e furono edificati molti edifici importanti, come il Palazzo del Doge, la Chiesa Reale di San Marco e la Loggia, luogo dove si riunivano i nobili.
Nel 1453, dopo la caduta di Constantinopoli per mano dei turchi, molti nobili e intellettuali greci si rifugiarono sull' isola contribuendo al fiorire della civiltà e dell' arte bizantine. Venne così a crearsi la cosiddetta "Scuola Cretese" cui maggiori esponenti furono Damaskinos, Klontzas e Kornaros ma soprattutto Dominikos Teotokopoulos, alias “El Greco”, il famoso pittore cretese. Una particolare fioritura conobbe anche la letteratura Cretese di cui l'opera più importante è il rinomato poema epico Erotokritos di Vincenzo Kornaros, composto di circa 10.000 versi.
Correva l'anno 1645 quando i turchi, con grandi forze riuscirono a sbarcare ad ovest di Chania costringendola ad arrendersi dopo una tenace resistenza. Stessa sorte è toccata pure per la città di Rethymno ed a tutta l'isola di Creta, la quale alla fine del 1648, passò nelle mani dei turchi. Le conseguenze dell'occupazione turca furono penose. La popolazione cretese diminuì notevolmente a causa delle sofferenze della lunga guerra Cretese. I Cretesi, popolo guerriero abituato a continue lotte, senza mai piegarsi, non tardarono ad opporre una resistenza organizzata. La rivoluzione del 1821 trovò l'isola di Creta pronta e decisa a combattere per la propria libertà.
Le lotte cretesi durarono circa un secolo con molte alternanze, e grandi successi e amare sconfitte. Finalmente nel 1898 i Cretesi riuscirono a liberare l'isola dai turchi che successivamente, nel 1913 si è riunita alla Grecia sotto la guida dello statista cretese Elefterios Venizelos, allora primo ministro greco. Ma le lotte dei Cretesi sembrano non voler finire mai... L'ultima scena di eroismo di Creta ha avuto luogo durante la seconda guerra mondiale. L' attacco aereo tedesco,nel maggio di 1941 ha trovato Creta priva dei suoi soldati che erano in battaglia in Albania. Qui si svolse la famosa battaglia di Creta dove i civili cretesi, donne,bambini e anziani riuscirono a resistere e sterminare i famosi paracadutisti tedeschi per ben quaranta giorni facendo così ritardare l' attacco della Germania in Russia.
Da questo momento in poi cominciò il decadimento della civiltà Minoica, finché Creta non fu occupata dai Dori nel 1100 a.C. I Dori della Grecia continentale cominciarono allora ad organizzarsi in città stato (900 a.C. circa) costringendo i discendenti dei Minoici a ritirarsi nelle zone montuose. I Dori portarono a Creta nuovi usi e costumi e l'uso del ferro. Le città cretesi furono fortificate, cintate di mura e costruite delle acropoli a causa dei conflitti militari tra le varie città stato. I Cretesi dominavano sui mari e spesso attaccavano i porti romani. Inoltre avevano stretto delle relazioni con Mitridate, il re del Ponto, che era un rivale di Roma. Questi due motivi spinsero i romani di volgersi contro Creta. Nel 67 a.C., dopo tre anni di dure lotte, l'isola cade in mano ai romani e divenne provincia romana con sede inizialmente a Cnosso, più tardi a Gortyna.
La civiltà Cretese trasmise un'intensa influenza ai romani, mantenendo in vigore comunque l'uso della lingua greca. Durante l' occupazione romana Creta venne a conoscere il cristianesimo. Dopo la fondazione dell' Impero Bizantino l'isola di Creta passa sotto l'ala protettiva di Constantinopoli mantenendo la sua importanza strategica per quanto riguarda il commercio nel Mar mediterraneo. Proprio per questa sua importanza commerciale Creta cominciò ad essere oggetto di attacchi da parte degli arabi. Sotto l'occupazione araba la religione cristiana subì persecuzioni e si indebolì, le chiese isolane furono abbattute o trasformate in moschee. I Bizantini cercarono più volte di riprendersi possesso dell'isola ma ci riuscirono nel 961 d.C. Con l'impiego di enormi forze marittime e militari, e dopo un' assedio della città di Iraklio durato molti mesi, riuscirono a vincere gli arabi, liberare l' isola ed annetterla di nuovo a Bisanzio. La liberazione dagli arabi comportava automaticamente la rinascita non solo del cristianesimo ma anche quella culturale. (fin quì corretto).
Fu il 1204 quando l'isola di Creta viene ceduta ai Veneziani. In precedenza, però, è stato un periodo durante il quale i pirati Genovesi costruirono fortezze in località strategiche, ripararono le mura della odierna Heraklion e riuscirono ad opporsi, fino al 1212, ai Veneziani che, però, alla fine prevalsero. I cretesi non smisero mai di reagire con continue rivoluzioni e rivolte locali. In una di queste rivolte riuscirono a prevalere, dichiarando l'isola indipendente con nome di Repubblica di San Tito. Ma non durò molto in quanto alla fine i Veneziani ebbero il sopravento. L'isola allora fu divisa amministrativamente in quattro dipartimenti, con sede delle autorità nelle città principali. Furono in seguito ricostruite le mura della città di Heraklion, denominata Candia, e furono edificati molti edifici importanti, come il Palazzo del Doge, la Chiesa Reale di San Marco e la Loggia, luogo dove si riunivano i nobili.
Nel 1453, dopo la caduta di Constantinopoli per mano dei turchi, molti nobili e intellettuali greci si rifugiarono sull' isola contribuendo al fiorire della civiltà e dell' arte bizantine. Venne così a crearsi la cosiddetta "Scuola Cretese" cui maggiori esponenti furono Damaskinos, Klontzas e Kornaros ma soprattutto Dominikos Teotokopoulos, alias “El Greco”, il famoso pittore cretese. Una particolare fioritura conobbe anche la letteratura Cretese di cui l'opera più importante è il rinomato poema epico Erotokritos di Vincenzo Kornaros, composto di circa 10.000 versi.
Correva l'anno 1645 quando i turchi, con grandi forze riuscirono a sbarcare ad ovest di Chania costringendola ad arrendersi dopo una tenace resistenza. Stessa sorte è toccata pure per la città di Rethymno ed a tutta l'isola di Creta, la quale alla fine del 1648, passò nelle mani dei turchi. Le conseguenze dell'occupazione turca furono penose. La popolazione cretese diminuì notevolmente a causa delle sofferenze della lunga guerra Cretese. I Cretesi, popolo guerriero abituato a continue lotte, senza mai piegarsi, non tardarono ad opporre una resistenza organizzata. La rivoluzione del 1821 trovò l'isola di Creta pronta e decisa a combattere per la propria libertà.
Le lotte cretesi durarono circa un secolo con molte alternanze, e grandi successi e amare sconfitte. Finalmente nel 1898 i Cretesi riuscirono a liberare l'isola dai turchi che successivamente, nel 1913 si è riunita alla Grecia sotto la guida dello statista cretese Elefterios Venizelos, allora primo ministro greco. Ma le lotte dei Cretesi sembrano non voler finire mai... L'ultima scena di eroismo di Creta ha avuto luogo durante la seconda guerra mondiale. L' attacco aereo tedesco,nel maggio di 1941 ha trovato Creta priva dei suoi soldati che erano in battaglia in Albania. Qui si svolse la famosa battaglia di Creta dove i civili cretesi, donne,bambini e anziani riuscirono a resistere e sterminare i famosi paracadutisti tedeschi per ben quaranta giorni facendo così ritardare l' attacco della Germania in Russia.
Stato Autonomo di Creta (1896/1913), bandiera ed inno
Creta è stata liberata dal dominio turco nel 1896 e fino al 1913, sotto la protezione delle grandi potenze (Inghilterra, Austria-Ungheria, Francia, Germania, Italia e Russia), era uno stato indipendente, noto come "Κρητική Πολιτεία" (1896 - 1913). Durante quel periodo, Creta aveva la sua bandiera e inno nazionale. La bandiera dello stato indipendente di Creta è composta da 4 quadranti (tre blu e uno rosso) separati al centro da una croce bianca. Al centro del quadrante rosso (che rappresentava l'influenza del sultano sull'isola) è presente una stella bianca. Con il trattato di Londra il sultano Mehmet V rinunciò formalmente ai suoi diritti sull'isola. In dicembre, la bandiera greca fu innalzata sulla fortezza Firkas di Candia, alla presenza di Elefterios Venizelos (statista e primo ministro greco, di origini cretesi) e del re di Grecia re Costantino I . La minoranza islamica (soprattutto soldati e personale civile), inizialmente rimasta sull'isola, fu successivamente trasferita in Turchia nel quadro di uno scambio generale di popolazione concordato nel trattato di Losanna del 1923 tra la Turchia e la Grecia. Dal 1913 in poi su Creta, come in tutta la Grecia, bandiera ed inno in vigore sono quelli dello Stato Ellenico.
I Cretesi hanno un amore smisurato per la loro isola, tant'è vero che si autoproclamano Cretesi ancor prima che Greci. Alcuni sentendosi non sufficientemente seguiti dallo "stato di Atene", come lo definiscono, a volte si lasciano in dichiarazioni "indipendentiste" esponendo la bandiera dello Stato Autonomo di Creta. Di solito si tratta di persone che pur amando molto la loro isola non sono sufficientemente informati sul significato effettivo di quella bandiera, dove il quadrante rosso con la stella bianca, in alto a sinistra della bandiera, simboleggia l'influenza che comunque aveva il sultano di allora sull'isola anche se quest'ultima godeva pure di protezione da parte delle forze straniere garantiste. Un Cretese informato non isserebbe mai bandiera che riconosce diritti di sovranità sull'isola ai turchi...
L'Inno di Creta è una canzone popolare dal significato allegorico che narra le lotte di Creta per la libertà e l'unione con la Grecia .. Creatore dei testi è il poeta Georgio Paraschos. Tali testi, dopo la rivoluzione cretese del 1896-1897, sono stati musicati dal maestro Spyridon Kaisari (1857-1946) e incorporati nel suo melodramma "veglie di Creta."
I Cretesi hanno un amore smisurato per la loro isola, tant'è vero che si autoproclamano Cretesi ancor prima che Greci. Alcuni sentendosi non sufficientemente seguiti dallo "stato di Atene", come lo definiscono, a volte si lasciano in dichiarazioni "indipendentiste" esponendo la bandiera dello Stato Autonomo di Creta. Di solito si tratta di persone che pur amando molto la loro isola non sono sufficientemente informati sul significato effettivo di quella bandiera, dove il quadrante rosso con la stella bianca, in alto a sinistra della bandiera, simboleggia l'influenza che comunque aveva il sultano di allora sull'isola anche se quest'ultima godeva pure di protezione da parte delle forze straniere garantiste. Un Cretese informato non isserebbe mai bandiera che riconosce diritti di sovranità sull'isola ai turchi...
L'Inno di Creta è una canzone popolare dal significato allegorico che narra le lotte di Creta per la libertà e l'unione con la Grecia .. Creatore dei testi è il poeta Georgio Paraschos. Tali testi, dopo la rivoluzione cretese del 1896-1897, sono stati musicati dal maestro Spyridon Kaisari (1857-1946) e incorporati nel suo melodramma "veglie di Creta."
Ma siamo proprio sicuri che il famoso Labirinto minoico si trovi nei sotterranei del palazzo di Cnossos?
Da "Archeorivista"
Negli scavi intrapresi dall’archeologo Arthur Evans nell’isola di Creta tra il 1900 e il 1935, venne alla luce il cosiddetto Palazzo reale del leggendario re Minosse che, secondo lo studioso, confermava anche la presenza del labirinto in cui sarebbe stato rinchiuso il Minotauro, uomo dalla testa di toro nato dall’unione tra la moglie del re, Pasifae, e un toro bianco.
La scoperta che ha attirato per decenni migliaia di turisti curiosi a Cnosso deve essere però rivista. Secondo gli studi intrapresi l’estate scorsa da un equipe di inglesi e greci, guidati dal Prof. Nicholas Howarth dell’Università di Oxford, il labirinto sarebbe da collocare a Messana, antica capitale romana dell’isola a circa 30 km da Cnosso, in cui si troverebbero una serie di caverne naturali e cunicoli per una lunghezza di cinque chilometri nel quale è facile perdersi. Purtroppo, come conferma Howarth, le evidenze archeologiche non aiutano alla corretta identificazione del sito anche se le fonti storiche, tra cui Plinio il Vecchio (23 – 79 a.C.), confermerebbero la reale presenza del labirinto a Creta. Sembra quindi ancora lontana la possibilità di far luce su questo enigma che continuerà ad essere alimentato dalla leggenda e dalla curiosità di migliaia di appassionati.
Nota:
Questa grotta si trova nei pressi di Kastelli (Messarà) e quello della foto è il più piccolo dei suoi due ingressi (detto "piccolo labirinto" dagli abitanti del luogo). L'ingresso più grande (detto "grande Labirinto") è momentaneamente irraggiungibile a causa dei lavori stradali riguardanti il nuovo pezzo di strada che collegherà Heraklion a Moires senza dover passare più dall'interno dei vari paesini. Ma comunque raggiungerlo non servirebbe a molto in quanto è stato chiuso per impedire l'accesso ai curiosi. I tedeschi, durante la II guerra mondiale, usavano questa grotta come deposito di munizioni. Alla fine della guerra hanno fatto saltare in aria gran parte dei cunicoli per impedire che le armi cadessero alle mani degli alleati. La grotta non è tutt'oggi esplorata del tutto (le sue gallerie si estendono per più di 5 Km) ed è sconsigliato avventurarsi per la possibilità che i suoi cunicoli siano stati "minati" dai tedeschi...
Tra le grotte più importanti della regione di Heraklion sono elencate quelle del Grande e del Piccolo Labirinto. Si tratta di due grotte artificiali, entrambi monumenti importanti per Creta. Sono state le cave dell'antica Gortyna e si trovano ai lati sud e nord della collina liscia situata a sud del villaggio di Moroni.
La grotta del Labirinto con l'ingresso sul lato meridionale della collina è costituita da un insieme di gallerie artificiali che creano una complessa rete di percorsi con una lunghezza complessiva di 2.500 metri lungo le gallerie e un gran numero di camere con pareti scolpite e colonne di proporzioni enormi. In molte aule si ritrovano tracce e scritte che testimoniano la presenza di turisti e visitatori dal 15 ° secolo.
Le tracce sparse di ceramica e lucerne di epoca romana documentano con certezza l'utilizzo della grotta sin dall'antichità. Il famoso mito del labirinto include molti aspetti importanti che sopravvivono tutt'oggi nelle storie letterarie ed archeologiche e nelle fonti archeologiche. Dai tempi antichi fino ad oggi, il mito del Labirinto non ha mai smesso di alimentare l'espressione artistica, ispirando grandi artisti ed autori.
Nella seconda guerra mondiale durante l'occupazione tedesca di Creta, il Labirinto venne trasformato in un deposito di munizioni. Durante il loro ritiro nel 1945, i tedeschi hanno fatto esplodere la grotta con una grande quantità di esplosivo che causò ingenti danni a quasi tutta la caverna, con il crollo del tetto in molti punti. Dopo la guerra sono stati fatti tentativi di riaprire l'ingresso della grotta e di bonificarla dalle munizioni le quali non furono completamente rimosse in passato. Molti giovani della zona circostante hanno perso la vita nella ricerca di munizioni pagando pegno di "sangue" nello spirito del mito eterno del Minotauro.
Negli ultimi anni sono state prese delle iniziative per la promozione e lo sviluppo della grotta, che attualmente rimane chiusa per motivi di sicurezza.
I visitatori possono farsi un'idea del labirinto, se visitano il piccolo labirinto sul lato nord della collina.
La tradizione vuole che il piccolo labirinto sia in comunicazione con il labirinto attraverso tunnel segreti, che può anche essere vero se si considera la breve distanza che separa le due grotte e l'esistenza di grandi aree che sono state bloccate dai crolli. Il piccolo labirinto di una profondità totale di 120 metri è una miniatura del Labirinto, in termini di tutte le caratteristiche morfologiche e del come è configurato.
Negli scavi intrapresi dall’archeologo Arthur Evans nell’isola di Creta tra il 1900 e il 1935, venne alla luce il cosiddetto Palazzo reale del leggendario re Minosse che, secondo lo studioso, confermava anche la presenza del labirinto in cui sarebbe stato rinchiuso il Minotauro, uomo dalla testa di toro nato dall’unione tra la moglie del re, Pasifae, e un toro bianco.
La scoperta che ha attirato per decenni migliaia di turisti curiosi a Cnosso deve essere però rivista. Secondo gli studi intrapresi l’estate scorsa da un equipe di inglesi e greci, guidati dal Prof. Nicholas Howarth dell’Università di Oxford, il labirinto sarebbe da collocare a Messana, antica capitale romana dell’isola a circa 30 km da Cnosso, in cui si troverebbero una serie di caverne naturali e cunicoli per una lunghezza di cinque chilometri nel quale è facile perdersi. Purtroppo, come conferma Howarth, le evidenze archeologiche non aiutano alla corretta identificazione del sito anche se le fonti storiche, tra cui Plinio il Vecchio (23 – 79 a.C.), confermerebbero la reale presenza del labirinto a Creta. Sembra quindi ancora lontana la possibilità di far luce su questo enigma che continuerà ad essere alimentato dalla leggenda e dalla curiosità di migliaia di appassionati.
Nota:
Questa grotta si trova nei pressi di Kastelli (Messarà) e quello della foto è il più piccolo dei suoi due ingressi (detto "piccolo labirinto" dagli abitanti del luogo). L'ingresso più grande (detto "grande Labirinto") è momentaneamente irraggiungibile a causa dei lavori stradali riguardanti il nuovo pezzo di strada che collegherà Heraklion a Moires senza dover passare più dall'interno dei vari paesini. Ma comunque raggiungerlo non servirebbe a molto in quanto è stato chiuso per impedire l'accesso ai curiosi. I tedeschi, durante la II guerra mondiale, usavano questa grotta come deposito di munizioni. Alla fine della guerra hanno fatto saltare in aria gran parte dei cunicoli per impedire che le armi cadessero alle mani degli alleati. La grotta non è tutt'oggi esplorata del tutto (le sue gallerie si estendono per più di 5 Km) ed è sconsigliato avventurarsi per la possibilità che i suoi cunicoli siano stati "minati" dai tedeschi...
Tra le grotte più importanti della regione di Heraklion sono elencate quelle del Grande e del Piccolo Labirinto. Si tratta di due grotte artificiali, entrambi monumenti importanti per Creta. Sono state le cave dell'antica Gortyna e si trovano ai lati sud e nord della collina liscia situata a sud del villaggio di Moroni.
La grotta del Labirinto con l'ingresso sul lato meridionale della collina è costituita da un insieme di gallerie artificiali che creano una complessa rete di percorsi con una lunghezza complessiva di 2.500 metri lungo le gallerie e un gran numero di camere con pareti scolpite e colonne di proporzioni enormi. In molte aule si ritrovano tracce e scritte che testimoniano la presenza di turisti e visitatori dal 15 ° secolo.
Le tracce sparse di ceramica e lucerne di epoca romana documentano con certezza l'utilizzo della grotta sin dall'antichità. Il famoso mito del labirinto include molti aspetti importanti che sopravvivono tutt'oggi nelle storie letterarie ed archeologiche e nelle fonti archeologiche. Dai tempi antichi fino ad oggi, il mito del Labirinto non ha mai smesso di alimentare l'espressione artistica, ispirando grandi artisti ed autori.
Nella seconda guerra mondiale durante l'occupazione tedesca di Creta, il Labirinto venne trasformato in un deposito di munizioni. Durante il loro ritiro nel 1945, i tedeschi hanno fatto esplodere la grotta con una grande quantità di esplosivo che causò ingenti danni a quasi tutta la caverna, con il crollo del tetto in molti punti. Dopo la guerra sono stati fatti tentativi di riaprire l'ingresso della grotta e di bonificarla dalle munizioni le quali non furono completamente rimosse in passato. Molti giovani della zona circostante hanno perso la vita nella ricerca di munizioni pagando pegno di "sangue" nello spirito del mito eterno del Minotauro.
Negli ultimi anni sono state prese delle iniziative per la promozione e lo sviluppo della grotta, che attualmente rimane chiusa per motivi di sicurezza.
I visitatori possono farsi un'idea del labirinto, se visitano il piccolo labirinto sul lato nord della collina.
La tradizione vuole che il piccolo labirinto sia in comunicazione con il labirinto attraverso tunnel segreti, che può anche essere vero se si considera la breve distanza che separa le due grotte e l'esistenza di grandi aree che sono state bloccate dai crolli. Il piccolo labirinto di una profondità totale di 120 metri è una miniatura del Labirinto, in termini di tutte le caratteristiche morfologiche e del come è configurato.
ISOLA DI CRETA: LEGGENDE, USI E COSTUMI.
KLIDONAS - Ο ΚΛΗΔΩΝΑΣ
Etimologia della parola "Klidonas"
La parola "il Klidonas", deriva dalla parola antica "la Klidon", come riferisce Pausania (in "di Beozia"), Omero, ecc... "Klidon" indica un suono predittore, il segno profetico, e quindi il suono della profezia, cioè la combinazione di parole casuali e incoerenti riprodotte durante la cerimonia di divinazione, cui è stato attribuito significato profetico. Secondo alcuni la parola "Klidonas" deriva dalla parola "chiave", quella cioè che apre e chiude la scatola della fortuna. Tuttavia, la fonte corretta è dall'antica parola "Κλήδωνας" (con eta), che in Omero significa segno profetico, profezia.
Il Klidonas, come dimostrano le terminologie (rizikari, mantinada, ecc), ma anche riferimenti di autori antichi (quali Strabone, Diodoro, ecc) è una consuetudine che ha avuto inizio a Creta e in seguito si è estesa in tutta la Grecia. In particolare viene affermato che i primi ad essersi occupati di oracoli e divinazioni erano i Cureti (antichi abitanti di Creta) e che i Cretesi conoscevano questo rituale divinatorio, come anche l'uso dell' arco grazie ad Apollo in persona.
Secondo una delle teorie che tentano di spiegare l'etimologia della parola "mantinada", con tale termine veniva indicato un distico che racchiude un significato completo, un messaggio, quindi una profezia. L'etimologia della parola sembra derivare dal verbo"indovinare", che a sua volta è la radice di "Maio - maiomai" da cui hanno avuto origine l'ira o mania,il messaggio, quindi l'oracolo. In seguito il termine "mantinada" è stato esteso a tutti i distici (versetti) .. Nei tempi antichi "Klidona" veniva indicata una serie di parole casuali e disarticolate, atti, che hanno avuto luogo nel corso di una cerimonia di divinazione, cui è stato attribuito un significato profetico.
Le radici del Klidonas si perdono nell'antichità, già dai tempi di Omero, ove la magia veniva impiegata per indovinare le cose a venire. Pausania è uno di quelli che fa riferimento all'usanza del Klidonas. Più tardi, in epoca bizantina, troviamo l'usanza come culto del Sole, dove si accendevano dei falò e la gente saltava su di loro per ripulirsi dall male, esattamente come avviene nei nostri giorni. Poi Klidonas ha perduto il carattere della profezia in generale, per riferirsi limitatamente agli oracoli amorosi (erotici). La dea pagana Klidòn lasciò il posto a San Giovanni, la cui grazia invoca il popolo di oggi.
In epoca bizantina, alla vigilia di San Giovanni, le persone si riunivano a tavola in una casa, dove si allestiva un pranzo tipo nuzziale, cui assisteva una giovane ragazza vestita da sposa. Verso la fine della serata, ognuno dei partecipanti gettava un oggetto a un vaso speciale, contenente acqua. Poi la ragazza vestita la sposa tirava fuori, a sorte, l'oggetto in risposta ad ogni domanda su ciò che dovrebbe accadere. Anche l'Antico Testamento si riferisce al Klidonas descrivendolo come rituale divinatorio che esisteva fin dall'esodo degli ebrei dall'Egitto (1500 aC) e atto da condannare.
Il Patriarca di Antiochia Valsamon Theodoro, durante la seconda metà del 12 ° secolo, commentando le leggi del Sinodo Quinisesto (691-2) su nouminies, i falò e il Klidonas descrive l'usanza come un rito bacchico associato a Satana e questa ragione lo ritiene riprovevole. Tuttavia, nonostante l'atteggiamento negativo della Chiesa, l'usanza di Klidonas è sopravvissuta fino ad oggi, pur con alcune variazioni in relazione alla versione bizantina ..
L' "IDROFORA", I "RIZIKARIA" E LE "MANTINADES"
Quella del Klidonas è una tradizione greca celebrata il 24 giugno, il giorno di San Giovanni, come segue (a Creta) La vigilia di San Giovanni, le ragazze nubili si incontrano in una delle case del villaggio, dove una di loro porterà l'acqua di fonte/pozzo, senza proferire neanche una sola parola durante tutto il percorso, e la verserà in un vaso d'argilla (detto "lidrofora"). All'interno dell'idrofora ogni ragazza deve lasciare un oggetto (mela verde o rossa, gioielli, chiavi, ecc), chiamato "rizikari" (=oggetto del destino"). Poi il contenitore sarà coperto con un panno rosso, che verrà legato strettamente a spago ("chiuso a chiave") e posto sulla terrazza o ad altro spazio aperto. Ci dovrà rimanere per tutta la notte sotto le stelle, a subire la loro influenza luminosa. Le ragazze poi tornano a dormire alle loro case. Secondo la tradizione, la notte vedrano in sogno il loro futuro coniuge.
Il giorno di San Giovanni, ma prima che il sole sorga, in modo che non venga eliminata l'influenza magica delle stelle, la giovane del giorno precedente (chiamato "idrofora" = colei che porta l'acqua) porta in casa il vaso con l'acqua raccolta in silenzio. Verso il pomeriggio o di sera, le ragazze nubili si riuniscono di nuovo. Ma questa volta nella compagnia possono unirsi anche donne sposate, parenti e vicini di casa (sia uomini che donne) che dovrebbero svolgere il ruolo di testimoni dell'evento divinatorio
Seduta al centro del gruppo, giovane "idrofora" tira fuori dal vaso un oggetto, quello corrispondente alla "destino" della ragazza di turno mentre un altra, che fa le veci della "veggente", recitando mantinades in modo casuale ma descriventi l'oggetto pescato. Queste mantinades presagiscono il futuro della ragazza cui corrisponde l'oggetto pescato e i partecipanti sono invitati a dare la loro interpretazione al versetto pronnunciato dall'oracolo (che non conosce la ragazza cui appartiene l'oggetto di volta in volta pescato dal vaso con l'acqua).
In altre zone, verso l'imbrunire, una volta terminato il processo di divinazione, ogni ragazza si riempie la bocca con un sorso d'acqua raccolta in silenzio e si mette di fronte ad una finestra aperta, fino a quando non sentirà pronnunciarsi dai passanti ignari il primo nome maschile. Questo è ritenuto essere il nome dell'uomo che la sposerà. In alcune aree, come Serres, l'udire del nome cruciale avviene durante la via del ritorno a casa
PS: le mantinades costituiscono verbo impersonale, cioè non mostrano né il destinatario, né messaggio che racchiudono, ragion per cui si chiamano così (mantinades=versi il cui significato va indovinato/interpretato), termine derivante dal verbo "mantèvo"=indovinare.. Le mantinades costituiscono anche il modo espressivo della profezia Klidonica (come i Salmi nella religione cristiana). In Tracia, la ragazza che deve portare l'acqua raccolta in silenzio (detta "Maria o Kallinitsa"), secondo la tradizione, deve avere entrambi i genitori in vita. Nelle isole, l'acqua viene dal mare; in tal caso deve essere raccolta da quaranta onde.
LO SPECCHIO, IL POZZO DEL KLIDONAS E I RELATIVI FENOMENI METAFISICI.
Al termine di tutti gli oggetti pescati dal vaso pieno d'acqua di cui sopra, la giovane deve versare l'acqua contenuta nel vaso in un pozzo, seguendo il segno della croce, e poi coprire il pozzo con un panno rosso. A mezzogiorno o mezzanotte, le ragazze, e qualche volta i giovani, devono sollevare con attenzione il tessuto, in modo che non entrino i raggi di luce, e far passare sotto il panno le loro teste. Solo allora la giovane "idrofora", con uno specchio, farà convogliare i raggi del sole o della luna nel pozzo e le ragazze gettano in modo rituale - una alla volta i loro oggetti di destino nel pozzo. Tra le onde sollevate nelle acque del pozzo i partecipanti riescono allora a vedere vedere fenomeni paranormali o soprannaturali, che vanno in seguito interpretati da donne esperte, come anche i propri cari che sono morti o la persona che sposeranno, ecc
Si dice che il loro figlio futuro sarà dello stesso sesso (o chi sposeranno avrà lo stesso nome) della prima persona che riusciranno a vedere riflessa sulle acque del pozzo dopo averci abbassato la testa, ecc
PS: chi segue il rituale di Klidonas deve concentrarsi ed essere istruito sul modo di operare, per il rispetto dei segreti inerenti a questo rituale. Inoltre, se l'acqua del pozzo non è pulita o potabile il rituale di Klidonas non può avere luogo.
"Kalanda" (canti del periodo natalizio) a Creta.
La parola "Calanda"deriva dal verbo greco "καλέω - ώ" e significa "evento annunciato" . La storia di questi canti risale alla Grecia antica, come testimoniato da ritrovamenti di scritti antichi, molto simili ai canti odierni (Iresioni nell'antichità). I ragazzi di quel tempo andavano di casa in casa tenendo in braccio una barca che rappresenta la nascita del dio Dioniso. A volte, tenevano rami d'ulivo e alloro da cui pendevano fili rossi e bianchi, sui quali venivano legate le offerte delle famiglie.
I canti di Calanda sono tradizione greca e si sono tramandati in forma inalterata fino a oggi. I bambini formano dei grupetti di due o più e vanno di casa in casa a cantare i canti natalizi accompagnado il canto con il triangolo o altri organi. Bussano alle porte chiedendo "ve la possiamo cantare?". Se la risposta delle famiglie è positiva, allora si mettono a cantare terminando con la preghiera, "Lunga vita ai signori di casa". Il loro premio è una piccola somma di denaro o dei dolci tradizionali "Melomakarona" o "Kourabiethes". I canti sono diversi per ogni evento festivo e vengono cantati alla vigilia di Natale, Capodanno ed Epifania.
I canti di Calanda sono tradizione greca e si sono tramandati in forma inalterata fino a oggi. I bambini formano dei grupetti di due o più e vanno di casa in casa a cantare i canti natalizi accompagnado il canto con il triangolo o altri organi. Bussano alle porte chiedendo "ve la possiamo cantare?". Se la risposta delle famiglie è positiva, allora si mettono a cantare terminando con la preghiera, "Lunga vita ai signori di casa". Il loro premio è una piccola somma di denaro o dei dolci tradizionali "Melomakarona" o "Kourabiethes". I canti sono diversi per ogni evento festivo e vengono cantati alla vigilia di Natale, Capodanno ed Epifania.
Κάλαντα Χριστουγέννων Κρήτης
Χριστός γεννάται σήμερον εν Βηθλεέμ τη πόλει, οι ουρανοί αγάλλονται, χαίρει η φύσις όλη Εν τω σπηλαίω τίκτεται, εν φάτνη των αλόγων ο Βασιλεύς των ουρανών και ποιητής των όλων Κερά καμαροτράχηλη και φεγγαρομαγούλα και φουσκαλίδα του γιαλού και πάχνη από τα δέντρα να που τον έχεις τον υγιόν, τον μοσχοκανακάρη, λούεις τον και χτενίζεις τον και στο σχολειό τον πέμπεις Κι ο δάσκαλος τον έδειρε μ' ένα χρυσό βεργάλι κι η κυρά δασκάλισσα, με το μαργαριτάρι είπαμε δα για την κερά, ας πούμε για τη Βάγια, άψε βαγίτσα το κερί, άψε και το λυχνάρι και κάτσε και ντουχιούντηζε ήντα θα μας εβγάλεις Γι απάκι, για λουκάνικο, για χοιρινό κομμάτι κι από τον πύρο του βουτσού να πιούμε μια γιομάτη κι από τη μαύρη όρνιθα κανένα αυγουλάκι κι από το πιθαράκι σου ένα κουρούπι λάδι κι αν είναι κι ακροπλιάτερο, βαστούμε και τ' ασκάκι Φέρε πανιέρι κάστανα, πανιέρι λεπτοκάρυα και φέρε και γλυκό κρασί να πιούν τα παλικάρια κι αν είναι με το θέλημα, άσπρη μου περιστέρα, ανοίξετε την πόρτα σας, να πούμε καλησπέρα και ακόμα δεν τον ηύρηκες τον μάνταλο ν' ανοίξεις, να μας κεράσεις μια ρακή κι ύστερα να σφαλίξεις |
Canti di Natale (Creta)
Cristo sta per nascere oggi nella città di Betlemme, i cieli sono in festa e l'intera natura sta gioiendo del grande evento. In una modesta grotta, nella mangiatoia dei cavalli, sta nascendo il Re del Cielo e poeta dell' Universo. Signora dal portamento elegante, dai bei zigomi, bolla della battigia e rugiada degli alberi, dove lo tieni il figlio, quello coccolato, lo lavi e lo pettini per poi mandarlo a scuola? E il maestro te l'ha bacchettato con un rametto d'oro e la maestra (l'ha bacchettato) con una perla. E fin ora abbiamo elogiato le virtù della Signora di casa, ora ci tocca elogiare la nonna. Nonna accendi la candela, il lume, e pensa un pò cosa vorresti offrirci. Magari un pezzo di carne affumicata (apàki) o di luganega, un bicchiere di vino, qualche uovo fresco dalla gallina nera oppure un pò di olio da aggiungere nel nostro fiasco? Portaci la cesta di castagne, nocciole e noci pregiate, del vino dolce da offrire ai giovani coraggiosi e è d'accordo, o bianca colomba, apra la sua porta di casa per darle il buonasera. E se non riesce a trovare il fermo per aprirci, ci accontentiamo anche di un bicchierino di grappa casalinga prima di rinchiudere la porta alle nostre spalle |
Κάλαντα Πρωτοχρονιάς Κρήτης Ανοίξετε τη πόρτα σας τα κάλαντα να πούμε και βάλτε και μια ρακή, για να σας ευχηθούμε Ταχιά ταχιά 'ναι αρχιχρονιά Πρώτη γιορτή του χρόνου, αρχή που βγήκε ο Χριστός στη γη να περιπατήσει. Και εβγήκε και χαιρέτησε όλους τους ζευγολάτες. Και ο πρώτος που χαιρέτησε ήταν Άγιος Βασίλης Καλώς τα κάνεις Βασιλειό, καλόν ζευγάριν έχεις. Καλό το λες αφέντη μου καλό και ευλογημένο, η χάρη σου το βλόγησε με το δεξιό σου χέρι, με το δεξιό με το ζερβό με το μαλαματένιο. Για πες μου Αη Βασίλη μου πόσα μουζούρια σπέρνεις; Σπέρνω σταράκι δώδεκα, κριθάρι δέκα πέντε ταγή και ρόβι δεκαοχτώ κι από νωρίς στο στάβλο. Φέρε καρύδια, κάστανα, πανιέρια λεπτοκάρυα και φέρε και γλυκό κρασί να πιουν τα παλικάρια Και από την μαύρη όρνιθα κανένα αβγουλάκι και αν είναι από τη γαλανή ας είν' και ζευγαράκι Και από το λαδοπίθαρο σκια μια οκά λαδάκι και ας είναι και περσότερο κρατούμε 'μείς ασκάκι Τέσσερα πέντε πράγματα που τάχει η περιστέρα ανοίξετε την πόρτα σας να πούμε καλησπέρα . |
Canti di Capodanno (Creta) Vogliate aprire la vostra porta perché possiamo cantare l'arrivo di Capodanno e offrirci un grappino perché vi facciamo gli auguri Domattina presto sarà Capodanno, la prima festa dell'anno giorno in cui Gesù si è messo a camminare in terra e che uscì a salutare tutti i contadini Il primo ad aver salutato è stato San Basilio: Tutto ben fatto Basilio, belli i tuoi animali da aratro godono di buona salute e sono stati benedetti è stata la Tua grazia a benedire loro attraverso il segno della Tua mano destra, quella di platino Mi vorresti dire caro Basile quante misure di semi stai seminando? Semino 12 misure di grano, 15 di orzo di ervo ed avena ne semino 18 misure e, al calar del sole, si ritorna in stalla Vogliate portare delle noci, dei marroni, ceste di nocciole e del buon vino dolce da offrire ai giovanni e qualche ovetto dalla gallina nera e se è dalla gallina azzurra magari anche un paio e dalla giara qualche oncia di olio e.v. di oliva se dovesse essere di più ci siamo portati il nostro contenitore Ci vanno bene quelle 2-3 cose presenti in tutte le case. Vogliate aprirci cosi che posiamo darvi la buonasera |
Κάλαντα Φώτων Κρήτης.
Σήμερα είναι τω Φωτώ, π’ αγιάζουν οι παπάδες και μέσ' τα σπίτια μπαίνουνε και λέν' τον Ιωάννη, τον Ιωάνννη Βαπτιστή που γύρισε και είπε: Χαρίσετε μου τα κλειδιά, τα μαργαριταρένια ν' ανοίξω τον παράδεισο να μπω να ξαποστάσω, να πέσω ν' αποκοιμηθώ σε μια μηλιά από κάτω, ανήφορος κατήφορος, σε τρία πηγαδάκια κάθονται τρεις μελαχρινές με τα σγουρά μαλλάκια, η μια κεντά τον ουρανό η άλλη το φεγγάρι κι η τρίτη η μικρότερη κεντά τον Αϊ-Γιάννη. |
I canti di Epifania
Oggi è l'Epifania i preti girano per le case a benedirle, ci entrano raccontando di S. Giovanni Battista colui che disse: Regalatami le chiavi, quelle fatte di perle, per aprire la porta del Paradiso, entrarci a riposare, sdraiarmi a dormire sotto il melo, salita discesa, tre more ricciolute si siedono sul ciglio di tre pozzi la prima ricama il cielo la seconda la luna e la terza ricama S. Giovanni |
LE SPIAGGE DI CRETA
La bellissima isola di Creta può vantare veramente tantissime spiagge di rara bellezza. In questo spazio, destinato a crescere progressivamente arricchendosi di nuove, si comincia con citare le più importanti, quelle più conosciute ed apprezzate dai visitatori sia locali che turisti.
1. MATALA BEACH
2. KOKKINI AMMOS (RED SAND BEACH) 3. KOMMOS 4. KALAMAKI 5. KOKKINOS PIRGOS 6. AGIA GALINI 7. AGIOS GEORGIOS 8. AGIOS PAVLOS 9. PREVELI 10. KOUDOUMAS 11. LENTAS |
12. TSOUTSOURAS
13. AGIOFARAGO 14. LOUTRA 15. VATHY 16. MARTSALO 17. KALOI LIMENES 18. AGIA PELAGIA 19. HERSONISSOS 20. SISSY 21. CHRYSOSTOMOS 22. PLATIA PERAMATA |
AGIOFARAGO - ΑΓΙΟΦΑΡΑΓΓΟ
HERSONISSOS
Il Comune di Hersonissos, facente parte del territorio amministrativo di Creta, è il prodotto di unificazione dei preesistenti comuni di Gouves, Hersonissos, Episkopì e Màlia. Il comune neoformato ha un'estensione territoriale di 271,58 Km ed una popolazione di 25.003 abitanti (censimento di 2001) La sede del comune si trova a Gournes.
Hersonissos è situata 25 Km a est di Heraklion, vicinissima ai principali punti d'ingresso dell'isola, rappresentate da porto ed aeroporto di Heraklion come anche dal sito archeologico di Cnossos. Hersonissos, Gouves, Malia e Stalida, luoghi sul mare uno vicino all'altro, senza soluzione di continuità al giorno d'oggi, rappresentano i posti maggiormente sviluppati dal punto di vista turistico sulla costa meridionale di Creta, insieme a quelli di Rethymnos e Chanià. L'entroterra della regione di Heraklion invece non presenta attrazioni turistiche di particolare sviluppo. In effetti il neoformato comune di Hersonissos rappresenta di diritto una delle mete turistiche più popolari non solo di Creta ma dell'intera Grecia in generale. Con più di 48.000 posti letto, offerti dai principali complessi alberghieri del suo territorio (censimento del 2008), corrispondenti al 25% dei posti letto dell'intera isola, al 75% del complesso comunale di tutta Heraklion ed il 6,5% di tutta Grecia, è evidente l'importanza riservata al turismo, in questo luogo di Creta, intesa non solo come attività economica ma anche come vettore di cambiamenti ambientali. Di conseguenza Hersonissos può considerarsi un campione rappresentativo di zone sviluppate non solo a livello Greco ma dell'intero Mediterraneo. Le fasce di età prevalenti dei suoi abituali visitatori sono quelle rappresentate da giovani e giovanissimi (il 99% dei turisti ha un'età inferiore ai 28 anni), particolarmente interessate alla vita notturna e al tipo divertimento tipico della zona (grandi clubs con orari liberi), ecc... Infatti, Hersonissos sta a Creta come Rimini-Riccione sta all'Italia. La maggior parte dei visitatori proviene dall’Olanda, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Scandinavia Chi è interessato alle bellezze naturali invece preferisce visitare la costa meridionale dell'isola, meno sviluppata dal punto di vista turistica ma dotata di bellezze paesaggistiche da mozzafiatto. Hersonissos significa anche meetings aziendali nei lussuosissimi e grandi alberghi del posto, l'unico campo da golf esistente su Creta e vacanze "tutto incluso" per turisti di tutte le età che trascorrono tutto il loro tempo tra piscina ed albergo, abbandonandolo solo di rado, per conoscere meglio le bellezze di Creta. E questo è un peccato perchè Hersonissos occupa una posizione strategica sull'isola che consente di raggiungere facilmente qualsiasi posto, sia in auto privata che con i mezzi pubblici. Chi viaggia con bambini a seguito, troverà a Hersonissos tutti i modi per renderli felici, ora trascorrendo un'intera giornata nei due waterpark presenti sul posto, ora visitando l'acquario di Hersonissos oppure quello grande presente a Gournes., ora lasciandosi portare in giro turistico sul trenino oppure affidandoli nei luoghi per bambini presenti nella maggior parte dei ristoranti. Inoltre, a distanza di appena 1-2 Km più a sud sono situati i villaggi tradizionali di Koutouloufari, Piskopianò e Ano Hersonissos, per chi desidera maggiore tranquillità senza per questo doversi privare dei vantaggi offerti dalla Hersonissos costiera. L'antica Hersonissos Durante l'era minoica l'antica Hersonissos occupava la stessa sede dell'attuale. In seguito alla distruzione della civiltà Minoica continuava ad essere abitata e durante il periodo ellenistico diventa il porto di Lytos, potente città dorica di quel periodo situata nell'entroterra. Hersonissos pure mantenedo una sua relativa autonomia con moneta propria stava comunque sotto il dominio governativo di Lytos. Già da quell'epoca particolare interesse presentava l'esistenza di una forificazione sul colle chiamato Kastì che sovrasta al porto, esattamente dove è situata oggi la chiesetta di Santa Paraskevì. Sembra che appartenesse al sacro tempio dedicato alla dea Artemis Vritomartis. Hersonissos fIorì durante l'era romana e i primi secoli dell'impero bizantino, crescendo e diventando più potente di Lytos, con tanto di teatro, acquedotto e bagni comunali. Il condotto che portava l'acqua a Hersonissos dai paesi rurali era lungo circa 14 Km, mentre è stata scoperta una cisterna sotterranea lunga 58 m, larga 22 e profonda 5,5m. Da ciò si deduce che durante l'era romana Hersonissos aveva raggiunto uno sviluppo di tutto rispetto. Ancora più impressionante sembra essere stato il teatro romano, purtroppo distrutto nel 1897, quando le autorità dell'epoca permisero agli abitanti di appropriarsene dei blocchi di pietra per costruire le loro case. Oggi sono partite le procedure necessarie per la completa riscoperta del monumento |
PLATIA PERAMATA
Platia Peramata costituisce un piccolo agglomerato situato 69 Km a sud di Heraklion e 7 Km a ovest di Lentas. Si trova all'uscita di una grande pianura (da cui deriva il nome) che inizia dal villaggio di Antiskari, attraversa i Monti Asterousia e finisce nel piccolo agglomerato di Platia Peramata.
La fertile pianura produce delle primizie, quali pomodori, cetrioli, peperoni, angurie, ecc... grazie alle temperature locali solitamente alte. A conferma delle alte temperature costantemente registrate durante l'intero anno le rondini non abbandonano mai il luogo (neanche in inverno) per emigrare, come loro solito.
In zona si trovano diverse insenature, una dopo l'altra, che danno luogo a delle belle e tranquille spiaggette, solitamente frequentate dai locali. Di fronte al piccolo paesino è situata la spiaggia, di fini sassolini, adibita solitamente a ormeggio delle piccole barchette di pesca dei suoi abitanti.
La spiaggia non è per niente organizzata, ma dispone di qualche taverna e camere in affitto nelle vicinanze. Nella parte orientale del paese è situata un'altra spiaggia, di ciottoli pure questa, ma meno battuta dai bagnanti.
La fertile pianura produce delle primizie, quali pomodori, cetrioli, peperoni, angurie, ecc... grazie alle temperature locali solitamente alte. A conferma delle alte temperature costantemente registrate durante l'intero anno le rondini non abbandonano mai il luogo (neanche in inverno) per emigrare, come loro solito.
In zona si trovano diverse insenature, una dopo l'altra, che danno luogo a delle belle e tranquille spiaggette, solitamente frequentate dai locali. Di fronte al piccolo paesino è situata la spiaggia, di fini sassolini, adibita solitamente a ormeggio delle piccole barchette di pesca dei suoi abitanti.
La spiaggia non è per niente organizzata, ma dispone di qualche taverna e camere in affitto nelle vicinanze. Nella parte orientale del paese è situata un'altra spiaggia, di ciottoli pure questa, ma meno battuta dai bagnanti.
CHRYSOSTOMOS BEACH
Crisostomo è un piccolo villaggio costiero, situato 75 chilometri a sud di Heraklion, 3 km a est di kaloi Limenes. Il paese è poco sviluppato dal punto di vista turistico, con alcune taverne, mini market e camere in affitto. Deve il nome alla Chiesa paleocristiana di San Giovanni Crisostomo, le cui rovine si conservano tutt'oggi a est del paese. Crisostomo è stato costruito sul sito dell'antica Lassea, che costituiva uno dei più grandi porti di Gortina, che era la più grande città di Creta nell'era romana. Infatti, la città viene menzionata negli atti di San Paolo, che ha visitato la zona durante il suo viaggio a Roma. Lassea era ricca di giacimenti di rame, che sono stati oggetto di scambi commerciali
La spiaggia di Lassea, situata di fronte al villaggio, è molto bella, di ghiaia fine, e ben protetta dai venti occidentali. Non è organizzata, ma si trova vicino al villaggio. A ovest della spiaggia, si trova una serie di rocce che avanzano verso il mare fino a raggiungere l'isolotto di Trafos.. Tali rocce altro non sono che resti di molo dell'antico porto. Fino al 1960 il porto si conservava lì, ma purtroppo le pietre sono state usate per costruire le cisterne di Kaloi Limenes.. Di fronte alla spiaggia ma anche sull'isolotto di Trafos,si intravedono ancora segni dell'antica città e delle sue mura. La spiaggia continua a ovest di Trafos, creandoci una spiaggia separata, nota come il torrente di Segrezo che guarda ad ovest. Vicino ad essa è stato trovato un cimitero romano. La spiaggia è per di più rocciosa e appartata, ideale per fare naturismo. Inoltre, non vi è ombra naturale intorno, mentre a est si trova una sorgente di acqua che scorre tutto l'anno. A distanza di 1 Km a est di Chrisostomos si trova un'altra piccola spiaggia, di ghiaia fine, detta pure Chrisostomos, anche se il paesino omonimo è situato, come precedentemente detto, più in la. Il litorale è composto di ciottoli fini ed è abbastanza roccioso, ragion per cui non viene scelto pe rfare il bagno ma usato come porto. E' disorganizzata ma comunque nelle vicinanze si trovano un ristorante e poche camere in affitto. Dalla scende una strada sterrate ripida fino a raggiungere questa spiaggia. Se da questa spiaggia vi mettete in cammino a piedi oppure procedete in auto lungo la strada sterrata che costeggia il mare per un centinaio di metri ci si arriva alla più delle spiagge del posto, la Maha. La Maha, spiaggia di piccoli ciottoli e acque cristalline, deve il nome al grande caldo, tipico della zona. Alla sua parte orientale si trova una piccola grotta, ideale soluzione alternativa per campeggio, anche se in giro se ne vedono sparse diversi cartelli con scritto "No Camping". Per venire a Chrysostomos partendo da Kaloi Limenes, è necessario seguire lo sterrato che parte 1 km a est e conduce a Lentas. Dopo 2 km, sulla vostra destra, incontrerete il paese. Volendo è possibile fare in auto la ripida discesa che conduce al mare. |
PREVELI BEACH (CRETAN PALM BEACH)
Per raggiungere la spiaggia di Preveli il visitatore può scegliere tra la soluzione via terra o quella via mare.
Per la prima si prospettano due soluzioni: arrivare in corriera e scendere all'ingresso del canyon Kourtaliotis oppure arrivate in auto a nolleggio fino al parcheggio del monastero di Preveli e poi scendere a piedi i circa 500 scallini per arrivare in spiaggia. E' possibile poi arrivarci via mare, a bordo di piccole imbarcazioni che collegano tale spiaggia con quelle vicine di Sfakia, Plakias ed Agia Galini. Ognuna delle due soluzioni presenta i suoi vantaggi e svantaggi. Il percorso a piedi offre una vista panoramica dal'alto da favola, ma bisogna essere disposti a camminare per una ventina di minuti, muniti di scarpe comode e/o a scendere i circa 500 scalini per raggiungere la spiaggia. Da mettere in conto che a Creta fa veramente caldo in estate e che questi 500 scallini bisogna poi ..risarirli tutti al sole. Indispensabile portare con se una bottiglia d'acqua, specialmente per la risalita. Ma comunque è una cosa che si può fare e che ripaga generosamente. Per raggiungere Preveli via mare bisogna imbarcarsi da una delle tre spiagge con essa collegate: Sfakià, Plakiàs o Agia Galini. Il vantaggio di questa opzione è che non richiede nessuna abilità fisica dato che le imbarcazioni raggiungono direttamente la spiaggia ove restano ormeggiate fino alla ripartita. I contro sono rappresentati dall'impossibilità di godere del panorama dall'alto lungo il sentiero che segue il canyon "Kourtaliotiko" fino al suo sfociare in mare. Inoltre, bisogna rispettare gli orari di partenza delle imbarcazioni perdendosi un tramonto davvero bello. La spiaggia di Preveli è situata sulla costa meridionale di Creta, 38 km a sud della città di Rethymno. A circa 20 minuti di cammino si trova lo storico Monastero di Preveli. Si tratta di una spiaggia di sabbia, molto bella, caratterizzata dalla presenza di piccola foresta di palme che la rende esotica. In questa spiaggia le acque del fiume Kourtaliotis formano una piccola laguna prima di sfociare in mare. Così chi ha scelto questa spiaggia per farsi il bagno, ha l'opportunità unica di scegliere fra le acque salate del mare o quelle di acqua dolce della laguna! Altrettanto fantastica come esperienza per il visitatore è quella di risalire il fiume a piedi. Le palme presenti sulle sponde del fiume offrono la loro ombra generosa mentre il terreno è liscio e sabbioso. A causa di questa sua immagine insolita, la spiaggia rappresenta una meta molto popolare per i turisti, già dagli anni '70 venivano ad accamparsi qui gli hippies costruendo capanne con erba e rami di palme. Ciò è continuato fino alla fine degli anni '80. Sul sentiero di arrivo, a breve distanza dalla spiaggia, il visitatore può fermarsi a consumare un pasto o rinfrescarsi con caffè e bibite, ma non è possibile pernottare. In una classifica quella di Preveli occupa sicuramente il terzo posto, per la sua bellezza, piazzandosi subito dopo le spiagge di Ballos ed Elafonissi. Circa due anni fa è scoppiato in questa spiaggia un incendio che ha minacciato di distruggerla... Il sistema antincendio di cui era munita non ha funzionato per qualche motivo inspiegabile... Da allora in poi si sono rafforzati i controlli da parte del personale di vigilanza (Preveli è una parco nazionale) facendo sfumare la possibilità, prima permessa, di dormire in tenda sulla spiaggia. Ultimamente sulla spiaggia viene data la possibilità di affittare ombrelloni, sdraio, canoe e pedalò. |
SISSI BEACH
Sissi (o Sissy) si trova 26 km a ovest di Agios Nikolaos e 41 km a est di Heraklion, vicino a Malia. Si tratta di un tranquillo villaggio di pescatori, con strette stradine e belle taverne sul mare, il cui punto più pittoresco è rappresentato senza ombra di dubbio dal porticciolo, dalle acque limpide e tranquille.
Sissy è facilmente raggiungibile sia da Heraklion che da Agios Nicolaos e fa parte alla regione di Lassithi, quella più orientale di Creta. Il tratto di costa intorno a Sissi è prevalentemente roccioso, ad eccessione di alcune spiagge di piccole dimensioni, caratterizzate da un mare limpido ma di solito agitato. Così, l'unica spiaggia in Sissi cui si può fare il bagno è situata all'interno del porticciolo. Si tratta di una spiaggia molto piccola dalle calme acque, attrezzata di ombrelloni,docce e servizi igienici. Se si desidera visitare un'altra spiaggia nelle vicinanze, basta dirigersi verso la parte orientale del villaggio fino a raggiungere la baia di Charkoma, una spiaggia di sabbia ben organizzata, aperto ai venti settentrionali. Accanto alla spiaggia di Bouffos, a est, si trova una piccola spiaggia tranquilla rocciosa, dove si può nuotare quando il mare non si presenta ondoso. Ricorda per la sua forma un canale stretto ragion per cui viene chiamata "Avlaki" (canale).. Pochi metri più in là, si incontra una lunga spiaggia di sabbia, detta "Kalimera" (buongiorno), dall'omonimo albergo lì presente. E' ben organizzata e dalle acque poco profonde il che la rende adatta ai più piccoli. Dall'altro lato dell'albergo, proprio di fronte alla sua piscina centrale, si trova l'ultima spiaggia di Sissi, la Spiliada una spiaggia sabbiosa che ospita molti alberi di tamariccio, e che rappresenta quella più tranquilla delle altre. Una serie di vari locali turistici offrono al visitatore tutto il necessario: oggetti ricordo, pellicole, articoli di mare, giornali stranieri, telefoni pubblici, internet point, sigarette, minimarket alimentari, ecc... Inoltre nei suoi numerosi caffebar e taverne è possibile rinfrescarsi e scoprire la rinomata cucina cretese a base di pesce e/o carne che fa largo uso di ortaggi di stagione. I colori un pò drammatici delle foto sono dovuti al fatto di averle scattate in Ottobre, ragion per cui di gente in giro se ne vede poca o niente. Vi assicuro che durante il periodo estivo la situazione cambia radicalmente, le stradine si animano di persone e le spiagge si riempiono di vita. Sissi è un luogo bello e pittoresco, ospitale e pronto a soddisfare ogni vostro desiderio di mare o di colline variopinte. Da visitare sicuramente! |
KOUDOUMAS BEACH
La spiaggia di Koudouma è situata 74 km a sud di Heraklion, sul lato occidentale del Capo Martelos e a sud del Monte Kofinas (la vetta più alta dei Monti Asterousia). Deve il nome all'omonimo monastero, scavato in parte direttamente nella roccia. Tutta la zona è ricca di grotte dove vivevano eremiti, a partire dall'arrivo di San Paolo sulle coste meridionali di Creta.
Meta di pregio per chi è in cerca di tranquillità e desidera disintossicarsi dalla vita stressante di tutti i giorni. Non ci sono strutture ricettive nei paraggi (niente taverne, cafebar, pensioni, minimarket, club, ecc...), infatti la spiaggia non è organizzata (niente ombrelloni, sdraio, ecc...) A vostra disposizione avrete un mare e un cielo stupendi, incontaminati. La spiaggia è ben riparata dai venti ad eccezione di quelli che soffiano in direzione nord. Quì ci si arriva via terra (da Heraklion, Moires o Sternes) oppure in barca dalle vicine spiagge di Lentas o Kaloi Limenes. Per raggiungere il monastero si deve guidare su una strada sterrata, ma percorribile, lunga 20 km in partenza dal villaggio Sternes, la quale vi fa scendere da un'altitudine 1000m al livello del mare. La vista durante la discesa è travolgente e può anche causare vertigini! Il percorso si sviluppa tra pini e cipressi, molti dei quali assumono forme stravaganti in quanto costretti a piegarsi a lungo, durante la loro crescita, dai forti venti che regnano in zona. Di fronte al monastero le acque fresche e cristalline di una bella spiaggia ghiaiosa non aspettano altro che accogliere l'impolverato e cotto al sole visitatore per ripagarlo generosamente della sua impresa di arrivare fin quì. E 'ideale per il nuotare e trascorrere momenti tranquilli lontano dai posti rumorosi, affollati e caotici come quelli della classica stagione turistica di Luglio - Agosto. Se si è amanti di nudismo, vi ricordiamo che è vietato fare nudismo nei pressi di monasteri, di conseguenza si prega di allontanarsi per farlo. Oltre al monastero, non ci sono altre strutture nel raggio di diversi chilometri, per cui assicuratevi di portare appresso tutto ciò di cui potreste averne bisogno. E' permesso il campeggio libero sulla spiaggia, a condizione che la vostra presenza sia discreta e che non offenda i monaci. Sul lato orientale della spiaggia ci sono diverse grotte dove è possibile trascorrere la notte al riparo e trovare ombra durante il giorno. Da non dimenticare mai che il sole a Creta batte fortissimo e che durante il periodo estivo non sono rare punte di 46° C... Di conseguenza calcolate una media di 4-6 litri di acqua al giorno per le vostre necessità primarie. Per fortuna l'acqua non manca una volta arrivati in spiaggia. Al calare della notte si accendono le stelle, basta alzare la testa per restare incantati... La totale assenza di posti civilizzati nelle vicinanze rende Koudoumas, come anche le altre spiagge deserte della costa cretese meridionale, un posto ideale per l'osservazione stellare. Il monastero, edificato nel 14° secolo sui resti del vecchio, è dedicato alla Nostra Signora e festeggia a Ferragosto, periodo in cui viene raggiunto da migliaia di credenti che trascorrono quì la notte, nei pochi alloggi messi a disposizione dal monastero o sulla spiaggia. Un'altra grande festa che riguarda il monastero è quella in onore dei suoi fondatori, i santi Eumenios e Parthenios il 10 Luglio |